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Test iodio sempre negativo
#1

Ciao a tutti,
ho avuto un problema strano nell'ultima cotta. Il test dello iodio falliva sempre anche oltre il tempo stabilito per il mash. La ricetta comprendeva principalmente malto monaco scuro (20 gradi L), caramunich e varata speciale type 1. Ho iniziato subito a 66 gradi, senza step a 50. Dopo 50' il test con lo iodio cominciava a dare segni di conversione, colorandosi non completamente di nero. Sono passato a 72 gradi ma ripetendo il test ho notato una colorazione del campione nera intensa, anche dopo 40'. Da cosa può essere dovuto? Forse lo step di proteasi? Eppure erano tutti malti ben modificati, comprati da poco quindi ben conservati.
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#2

E il malto base? Il monaco non ha enzimi sufficienti per convertire gli altri malti speciali, servono Pale o Pilsner.
Comunque lo iodio non deve diventare nero ma restare marrone, se cambia il colore e diventa blu non è completata la saccarificazione. Almeno solo in teoria perché non è un vero test scientifico.
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#3

il monaco può essere usato cone malto base, nello shop mrmalt lo indicano come impiego massimo per ricetta 100%. Ho anche calcolato il potere diastatico e risultava maggiore di 30.

4,5kg monaco 0,5kg caramunich 0,05kg carafa special

Ho considerato per il monaco 70 lintner, per gli altri 0.

9,9libbre*70+0+0/11,1 libbre = 62
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#4

Forse ho sbagliato assegnando 70 come potere diastatico al malto monaco. Sul sito della Durst Malz non c'é questa indicazione e neanche su mrmalt. Su vari siti si trovano valori molto diversi, da 70 a 20. A questo punto dovrò comprare malto dei soli produttori che pubblicano le analisi dei propri prodotti.
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#5

Non funziona proprio così. Puoi fare una birra con il 100% di monaco? Si! Tuttavia se usi malti speciali privi di enzimi ti servono dei malti di contro che abbiano enzimi in eccesso per la conversione dei compagni. Gli unici due malti con queste caratteristiche sono il Pale e il Pilsner. Ad ogni modo da quanto hai scritto nel secondo messaggio hai usato tutti malti secondari che non necessitano di mash, quindi il problema non è questo, sei coperto.
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#6

Quindi secondo te per i grani che non necessitano di mash il calcolo del potere diastatico non va fatto? Ovvero, se uso malti che non hanno bisogno di mash (ma comunque li inserisco nella fase di mash) non devo considerare il loro fabisogno di enzimi. 

[Immagine: tabellahomebrewing.jpeg]

Allora non capisco come mai i campioni di mosto diventassero sempre neri dopo 2 ore di mash. Di solito quando uso pils o pale dopo 40/60 minuti il colore del campione è rosso. Forse una partita di malto monaco riuscita male? Forse il PH del mash? Non ho strumenti per misurarlo purtroppo.
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#7

Oltre alle ipotesi fatte fino ad ora e che dovrai verificare ti porto la mia esperienza: ho avuto un problema simile al tuo con il test iodio e non riuscivo a venirne a capo, poi pian piano facendo vari test ed escludendo diverse ipotesi sono arrivato alla conclusione che il termometro della pentola di mash era sballato di ben -7°, quindi io credevo di convertire ad es a 66° invece ero a 73°, quasi in mash out. Mi sono accorto che avevo bassa efficienza, birra torbida e una marea di schiuma versando la birra nel bicchiere.
Che efficienza hai avuto in questa cotta?
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#8

Il 70% se non ricordo male.
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#9

il 70% mi sembra abbastanza in linea per un impianto casalingo, ma se non trovi la causa del problema ricordati comunque di verificare la taratura del termometro
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