22-02-2016, 01:29
(22-02-2016, 01:01 )Lollo Ha scritto: Bada Vrantist che in Belgio ad esempio ci sono marchi che fanno una signora artigianale e ne fanno tanta.
E' un errore in generale pensare che artigianale voglia per forza dire poco.
La quantità se il processo è quello che conosciamo e le materie prime anche, non inficiano la qualità
Lollo
E' come dire che la qualità di un cibo non cambia in base alla quantità prodotta. Se invito a cena 4 persone o 22 c'è una bella differenza, nonostante abbia cucine più grandi e più personale è difficile pensare che mi esca lo stesso risultato.
Ovvio che possono esserci delle eccezioni, come quella che hai indicato sui birrifici Belgi, così come ci sono birre fatte da birrifici che producono poco che sono imbarazzanti, ma in generale permettimi di dire che la quantità prodotta incide tantissimo sulla qualità del risultato.
Il primo punto sulla definizione presentata da Mobi è proprio questo:
1) Un birrificio artigianale dovrebbe essere "piccolo" (Microbirrificio).
Come stabilito dalla direttiva Europea 92/83/CEE** la produzione massima annua che identifica il piccolo birrificio (“birreria” nella direttiva) è fissato a 200.000 hl (ettolitri) annui. Intendiamo quindi con “microbirrificio” o “piccolo birrificio” un birrificio la cui produzione annua non superi i 200.000 hl
e secondo me sono anche troppi