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Fermentazione in botte di legno
#11

Anch'io ho una botte piccola, proverò!

Due settimane sono state sufficienti?

Ogni volta che ad un homebrewer viene un idea stramba, nel mondo un mastro birraio muore!!!


Cascade - Saaz - EK Golding - Hellertau
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#12

Sì sì sono state sufficienti.
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#13

All'ora ragazzi cerchiamo di precisare alcuni punti:
La fase più delicata per la birrificazione e' quand'e' ancora mosto.
In questa fase il liquido e' ricco i nutrienti per microorganismi , quali sono i lieviti ma anche batteri.
Poi con la fermentaziene si creano acidi che vanno ad sommarsi ad altri già presenti che fanno abbassare ph dai classici 5,3/5,5 di mash, a circa 4.
Quindi va di per se che è moto più rischioso passare la futura birra nella fase di fermentazione, piuttosto che in affinamento.
È vero che il vino viene fatto fermentare in legno, alcuni, ma il vino ha più polifenoli e soprattutto tannini , in più il ph e circa 3,5 alcune volte anche meno.
Quindi non confondiamo le cose, se si facessimo la birra come si fa il vino faremmo solo lambic.
Secondo me se volete usare il legno, la cosa mi intriga, credo sia meglio usarla nuova. A mio gusto cercherei un caratello, tipi aceto balsamico, di rovere o anche ,meglio, acacia, purché abbiano tosature leggere, altrimenti i problemi di cessione delle note di tostatura vaniglia potrebbe essere una certezza.

In enologia le botti vengono riutilizzate ma si cerca di non lasciarle scolme per un lungo periodo e prima del successivo uso vengono pulite con delle pastiglie di zolfo, ma non si può certo parlare di sanificazione.

Lorenz

dai diamanti non nascon niente, dal letame nascon i fior.
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#14

Io mi ricordo che la botte l'avevo trattata con acqua e sale, per farle una specie di sanificazione.
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#15

Mmm..

Ogni volta che ad un homebrewer viene un idea stramba, nel mondo un mastro birraio muore!!!


Cascade - Saaz - EK Golding - Hellertau
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#16

(03-12-2013, 01:58 )lorevia Ha scritto:  All'ora ragazzi cerchiamo di precisare alcuni punti:
La fase più delicata per la birrificazione e' quand'e' ancora mosto.
In questa fase il liquido e' ricco i nutrienti per microorganismi , quali sono i lieviti ma anche batteri.
Poi con la fermentaziene si creano acidi che vanno ad sommarsi ad altri già presenti che fanno abbassare ph dai classici 5,3/5,5 di mash, a circa 4.
Quindi va di per se che è moto più rischioso passare la futura birra nella fase di fermentazione, piuttosto che in affinamento.
È vero che il vino viene fatto fermentare in legno, alcuni, ma il vino ha più polifenoli e soprattutto tannini , in più il ph e circa 3,5 alcune volte anche meno.
Quindi non confondiamo le cose, se si facessimo la birra come si fa il vino faremmo solo lambic.
Secondo me se volete usare il legno, la cosa mi intriga, credo sia meglio usarla nuova. A mio gusto cercherei un caratello, tipi aceto balsamico, di rovere o anche ,meglio, acacia, purché abbiano tosature leggere, altrimenti i problemi di cessione delle note di tostatura vaniglia potrebbe essere una certezza.

In enologia le botti vengono riutilizzate ma si cerca di non lasciarle scolme per un lungo periodo e prima del successivo uso vengono pulite con delle pastiglie di zolfo, ma non si può certo parlare di sanificazione.

Lorenz

Ciao Lorenz, sei intrigato o perplesso,
per la pulizia si potrebbe lasciare la botte piena di sinitizzante x 24 ore magari, piuttosto che zolfo.
Poi mi chiedo non si potrebbe seguire lo stesso iter delle lambic?
tab Birra07
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#17

(03-12-2013, 01:58 )lorevia Ha scritto:  È vero che il vino viene fatto fermentare in legno, alcuni, ma il vino ha più polifenoli e soprattutto tannini , in più il ph e circa 3,5 alcune volte anche meno.


Infatti io ho citato il vino solo in maturazione, non in fermentazione.


(03-12-2013, 01:58 )lorevia Ha scritto:  In enologia le botti vengono riutilizzate ma si cerca di non lasciarle scolme per un lungo periodo e prima del successivo uso vengono pulite con delle pastiglie di zolfo, ma non si può certo parlare di sanificazione.
Lorenz

Tutte le botti non si lasciano vuote anche perché il legno si secca, restringe e non tiene +. E nel frattempo ci passa + aria, + impurità, etc.


(03-12-2013, 12:11 )tab Ha scritto:  per la pulizia si potrebbe lasciare la botte piena di sinitizzante x 24 ore magari, piuttosto che zolfo.
Poi mi chiedo non si potrebbe seguire lo stesso iter delle lambic?

Secondo me non è una buona idea... il legno s'impregna... come detto da Comero è un materiale poroso.

Forse non mettendoci tutta la cotta ( a maturare in botte), si riesce a vedere le differenze di maturazione + facilmente.
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#18

(03-12-2013, 12:11 )tab Ha scritto:  Ciao Lorenz, sei intrigato o perplesso,
per la pulizia si potrebbe lasciare la botte piena di sinitizzante x 24 ore magari, piuttosto che zolfo.
Poi mi chiedo non si potrebbe seguire lo stesso iter delle lambic?
tab Birra07

l'idea mi intriga ma sicuramente ci sono alcune cosa da valutare.
per prima cosa il concetto già detto di fargli una maturazione piuttosto che la fermentazione alcolica.
seconda cosa, io gli passerei una birra di una certa complessità , come una barley o imperial.
ci sono già diversi produttori che hanno sperimentato questi affinamenti, magari in botti che prima hanno contenuto vino.
devo dire che a mio, personalissimo gusto, il risultato non mi piace perchè la birra che ne deriva è sempre in parte contaminata da lieviti/batteri del vino, per molti la rendono più complessa, per mè la snaturano.
in + , se devo essere sincero, le birre acide non mi piacciono.

il legno è un materiale poroso, e questa è la sua particolarità creando unmicroscambio con l'esterno, e non può essere trattato come un ns fermentatore in plastica o inox.

per questo si usa bruciare delle pastiglie di zolfo, certo che è una pratica di sanificazione molto approsimativa e un certo rischio di contaminazioni probabilmente resta.

ciao
lorenz

dai diamanti non nascon niente, dal letame nascon i fior.
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#19

La birra è sempre stata messa in botti prima dell'avvento dell'inox però nessuno di noi per ovvi motivi temporali l'ha assaggiata.
Sarà perché ci sembra che una volta le cose erano più genuine, più romantiche ma mi sa che di birraccia i nostri avi ne hanno scolato.
De gustibus
Ciao. bac

Fare birra è come una seduta da uno psicologo, i problemi se ne stanno fuori dalla porta, non ti mollano ma per una giornata ti lasciano in pace.
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#20

l'anno scorso all oktober fest nello stand augustiner ho assistito all apertra e alla spillatara una una botte di legno molto molto grossa Smile non vorrei dire cavolate ma sarà stata almeno 5000 litri
ps quoto lorevia, le birre affinate in botti che contenevano vino sono troppo caratterizzate e non riesco a berle...
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