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Domanda 'gnorante
#1

Quasi mi vergogno a chiederlo ma... Ok, lo faccio: nelle birre in bottiglia facciamo priming con zucchero o con estratto di malto (a proposito, che differenza hanno in termini di risultato finale indipendentemente dal diverso quantitativo da utilizzare?) come fanno invece i birrifici che devono riempire i fusti? La carbonatazione è data solo dalla CO2 della bombola o cè comunque un priming?
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#2

non è mica una domanda stupida!
io onestamente credo che tutti i birrifici per i fusti usino la CO2, anche perchè ho letto che l'eccezione è la Real ale inglese che fa rifermentazioni in fusto, senza neanche la pressione della CO2 per spillare, la CAMRA (Campaign for Real Ale) appunto vuole che si torni spillare la birra a pompa.

ma ripeto, non sono sicurissimo che tutti usino la CO2.
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#3

Nessuna domanda è stupida!!!

Quoto quanto detto da pancio, anche per come l'ho capita io è così.
La real ale è forte perchè il sapore cambia di ora in ora, in Italia sarebbe infattibile

Ogni volta che ad un homebrewer viene un idea stramba, nel mondo un mastro birraio muore!!!


Cascade - Saaz - EK Golding - Hellertau
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#4

e va servita a temperatura ambiente...un insieme di cose che la rende stranissima per noi Wink comunque pure io penso che quasi tutti usano CO2 aggiunta per la carbonazione dei fusti

Un sorso di birra alle verdi brughiere, e un altro ai mocciosi coperti di fango, un brindisi anche agli gnomi e alle fate e ai folletti che corrono sulle tue strade....
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#5

(24-04-2013, 07:21 )alexander_douglas Ha scritto:  e va servita a temperatura ambiente...un insieme di cose che la rende stranissima per noi Wink comunque pure io penso che quasi tutti usano CO2 aggiunta per la carbonazione dei fusti

C'è da dire che 9 mesi l'anno la temperatura ambiente che puoi trovare a Liverpool è un tantino diversa da quella di roma Big Grin

Ogni volta che ad un homebrewer viene un idea stramba, nel mondo un mastro birraio muore!!!


Cascade - Saaz - EK Golding - Hellertau
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#6

si infatti....il loro concetto di temperatura ambiente è parecchio diversa....un mio amico per ovviare a questo problema metti i fusti a caduta all'aperto in modo che comunque rimane un pochino più fresco

Un sorso di birra alle verdi brughiere, e un altro ai mocciosi coperti di fango, un brindisi anche agli gnomi e alle fate e ai folletti che corrono sulle tue strade....
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#7

anche perchè solo in quell'ambito, cioè riguardo la Real Ale, ho sentito parlere dei vari metodi per evitare che il lievito vada nella birra del cliente e tra l'altro c'è un metodo di stoccaggio particolare per i fusti; cose che solo pochi gestori di locali sanno fare.
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#8

vero...il rischio che le birre abbiano sentori di lievito marcati con la real ale è molto forte se non sai quello che fai Smile

Un sorso di birra alle verdi brughiere, e un altro ai mocciosi coperti di fango, un brindisi anche agli gnomi e alle fate e ai folletti che corrono sulle tue strade....
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#9

Ma quindi secondo voi ce differenza di gusto tra priming con estratto di malto oppure con zucchero? E le birre infustate sono gia "primizzate" oppure no?
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#10

Le differenze a livello di gusto dovrebbero essere davvero minime, quasi impercettibili, considerando le minime quantità di fementabili in gioco. Quanto alle birre infustate, credo che un minimo di priming lo subiscano, non dovrebbe derivare tutto dall CO2 aggiunta in fase di spillatura...ma non ho esperienza diretta in merito, quindi ti suggerisco di attendere pareri più autorevoli del mio!Smile

La chiesa è vicina, ma la strada è ghiacciata; il pub è lontano, ma camminerò con prudenza (proverbio russo)
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