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lieviti rifermentazione in bottiglia
#11

Grazie. Mario
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#12

Mi è capitato in una birra con tracce di diacetile imbottigliata in due lotti e quella con f2 mi ha aiutato a riassorbirlo più velocemente 

Lorenz

dai diamanti non nascon niente, dal letame nascon i fior.
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#13

Mah... per noi poveri HB sfigati, aggiungere lievito per rifermentare in bottiglia non credo dia un plus tangibile. A meno che non si voglia fare il priming ad una temperatura bassina per avere le bolle più fini (ma non mi sembra sia una cosa così matematica) a patto di accontentarsi di più fondazza in bottiglia.
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#14

In alcuni casi può essere utile, in altri può essere trascurato
Il fondo è più o meno quello
In enologia è cosa risaputa che rifermentere a 16 porta a un perlage di grana più fine.

Lo

dai diamanti non nascon niente, dal letame nascon i fior.
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#15

(17-02-2016, 01:20 )vrantist Ha scritto:  Mah... per noi poveri HB sfigati, aggiungere lievito per rifermentare in bottiglia non credo dia un plus tangibile. A meno che non si voglia fare il priming ad una temperatura bassina per avere le bolle più fini (ma non mi sembra sia una cosa così matematica) a patto di accontentarsi di più fondazza in bottiglia.

Io credo di si invece, e non credo che sia solo una questione di carbonatazione,ma anche organolettica, è cosi per tutti i prodotti fermentati, non capisco perchè dovrebbe fare eccezione la birra.
Poi come detto in ambito HB ognuno di noi deve decidere se per lui ne vale la pena aggiungere ulteriori operazioni per andare ad affinare un prodotto che magari ritiene gia molto buono.
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#16

Per dirla tutta, penso che stia proprio nell'insieme di questi piccoli affinamenti (compresi quelli di cui si sta discutendo nell'altro post sul destrosio) che fa la differenza tra una birra buona e una spettacolare.
E' cosi per il vino (dove si usano anche 3-4 lieviti diversi nella stessa fermentazione) è cosi nei distillati e nei liquori (dove l'insieme dei dettagli contraddistingue un prodotto buono e uno eccellente)...è cosi anche nella birra.

Prendendo uno stile a caso si assaggiano birre di ottima fattura ma ogni tanto se ne trova una che è nettamente superiore alle altre...ecco...io credo che sia l'insieme di tutti questi piccoli dettagli a fare questa differenza.
Poi come detto e ridetto si parla per sviscerare l'argomento ma in ambito HB ci si puo fermare anche molto molto prima e ottenere comunque ottimi risultati.
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#17

Nella fermentazione del vino c'è una sinergia di più lieviti casuali o volute - scalari- ma questo riguarda la fermentazione primaria
non vorrei dire una cagata ma per la rifermentazione mi sembra vengono usati lieviti specifici - oviformis - per l'alto potere alcoligeno, per la resistenza alla c02, per la sedimentazione, per il capacità autolisogena - per dare complessità nel metodo classico, non ricercate nello charmat- e non tanto per dare complessità organolettica. ovvio che l'autosi è di per sè un arricchimento . questo per quanto riguarda la produzione di spumanti, spesso per i frizzanti si lascia fare al lievito di fermentazione primaria

comunque ti ringrazio per tenere alta la qualità delle discussioni, e condivido il fatto che aver un atteggiamento maniacale anche del minimo dettaglio sia il requisito indispensabile per ottener un prodotto eccellente.

lo

lorenz

dai diamanti non nascon niente, dal letame nascon i fior.
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#18

(17-02-2016, 01:44 )lorevia Ha scritto:  Nella fermentazione del vino c'è una sinergia di più lieviti casuali o volute - scalari- ma questo riguarda la fermentazione primaria
non vorrei dire una cagata ma per la rifermentazione mi sembra vengono usati lieviti specifici - oviformis - per l'alto potere alcoligeno, per la resistenza alla c02, per la sedimentazione, per il capacità autolisogena - per dare complessità nel metodo classico, non ricercate nello charmat- e non tanto per dare complessità organolettica. ovvio che l'autosi è di per sè un arricchimento . questo per quanto riguarda la produzione di spumanti, spesso per i frizzanti si lascia fare al lievito di fermentazione primaria

comunque ti ringrazio per tenere alta la qualità delle discussioni, e condivido il fatto che aver un atteggiamento maniacale anche del minimo dettaglio sia il requisito indispensabile per ottener un prodotto eccellente.

lo

lorenz

più che d'accodo con tutto quello che dici, cerco di traslare il ragionamento che si usa per il vino nel metodo classico alla birra e credo che il modo di operare possa essere "traslato" alla birra, lieviti appositi per ogni fase aggiungono senz'altro complessità e qualità, ovviamente non usati a caso ma con un certo criterio.
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#19

in questo caso penso che il parallelo sia più con i frizzanti che un metodo classico, che di fatto ha una pressione ben più alta e una lavorazione più laboriosa .

lo

dai diamanti non nascon niente, dal letame nascon i fior.
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#20

Gran bella discussione. Grazie. Mario
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