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Consigli per Camera frigo fermentazione.
#1

A breve inizieró un percorso lavorativo che mi porterà lontano da casa ovviamente non posso lasciare l'incombenza di controllare la temperatura dei fermentatori alla mia compana,che tra lavoro, bambino, cane, casa ecc ecc sappiamo già tutti che fine fa la birra Big Grin ...
Quindi volevo crearmi un frigo a temp controllata, avrei pensato di procurare uno di quei frigo/vetrina dei bar (quelli che contengono le bottogliette cocacola/pepsi ecc ecc) volevo trovarne uno abbastanza grande da contenere 2 fermentatori uno sopra l'altro (con un appostito piedistallo per quello superiore,i fermetatori sono quelli classici da 28l )
Qualcuno ha qualche esperienza con qusti generi di frigoriferi?
Consigliate dell'altro?
In piu siccome già ho un freezer enorme a pozzetto e credo quello mi consumi già abbastanza, una camera frigo di fermentazione consuma tanto in termini di energia?
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#2

quello a pozzo e' migliore, disperde meno quando apri lo sportello... il freddo non sale.
In quanto a energia poca, vuoi che non devi aprirlo di continuo e che il set point non e' a -28 per dire
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#3

(14-08-2014, 04:00 )FabrizioVA Ha scritto:  quello a pozzo e' migliore, disperde meno quando apri lo sportello... il freddo non sale.
In quanto a energia poca, vuoi che non devi aprirlo di continuo e che il set point non e' a -28 per dire

E il cavo riscaldante dove lo posizioneresti? E sopratutto come lo fissi? Lo metti a serpentina vero?
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#4

la fermentazione genere calore, il cavo scaldante non serve, almeno non in questa stagione, almeno credo sia cosi' ( devo ancora provarci ma usero' quello a pozzo con termostatazione extra )
Eventualmente a serpentina sul fermentatore , con del nastro telato
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#5

(14-08-2014, 05:51 )FabrizioVA Ha scritto:  la fermentazione genere calore, il cavo scaldante non serve, almeno non in questa stagione, almeno credo sia cosi' ( devo ancora provarci ma usero' quello a pozzo con termostatazione extra )
Eventualmente a serpentina sul fermentatore , con del nastro telato

No no beh se lo faccio lo faccio per ogni stagione...una volta che metto deve essere finito e apposto...
Ma gli hombrewers che fanno cotte da 200/300 lt come fanno a mantenere la temperatura costante? Mica ce li mettono in frigo!
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#6

serpentine di raffreddamento interne o camicie esterne come nei fermentini per vino, collegati a frigoriferi / termocondizionatori caldo-freddo industriali
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#7

(14-08-2014, 06:31 )FabrizioVA Ha scritto:  serpentine di raffreddamento interne o camicie esterne come nei fermentini per vino, collegati a frigoriferi / termocondizionatori caldo-freddo industriali

Si ma diventa na cosa macchinosa...a sto punto conviene mettere un condizionatore il una stanzetta ricavata per i fermentatori collegato ad un termostato serio..no?
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#8

Anche io mi sto organizzando per la camera di fermentazione, ho trovato in rete sia la serpentina riscaldante per terrari (a meno della metà del prezzo rispetto a quella apposita alla fermantazione ma che molto probabilmente è migliore) sia il termostato stc-1000 (il piu utlilizzato tra gli homebrewers) che arrivera a fine mese. Per un tot di soli 34euro! cavi prese e cose del genere si possono recuparare in casa manca da reperire la cosa piu importante, il frigor! che sembra aver trovato tramite amici di amici! (speriamo perche con un fermentatore da 50l e uno da 55l non tutti i frigor van bene) In rete si trovano anche tre video che spiegano dettagliatamente materiale ,atrezzatura necessaria, il cablaggio e settaggio del termostato. Quest autunno spero sia tutto pronto per la mia prima bassa fermantazione di una pils in e+g.
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#9

(14-08-2014, 11:55 )djvic Ha scritto:  Si ma diventa na cosa macchinosa...a sto punto conviene mettere un condizionatore il una stanzetta ricavata per i fermentatori collegato ad un termostato serio..no?

ci sono sempre diverse strade per andare a Roma, si può anche pensare di prendere un container isolato usato, metterci appunto un condizionatore a parete e sarebbe fatta, come dici tu. Di fatto nel vino non lo fà nessuno.
Credo che una ragione possa essere la precisione sulla regolazione della temperatura da ottenere : immagina un fermentatore da diversi ettolitri e quindi con un certo diametro, il raffreddamento con camicia esterna è quello che garantisce lo scambio termico nel modo più "intimo", nel liquido si innescheranno moti convettivi come fossero flussi magnetici. In questo caso sarebbe uno scambio termico tra due liquidi, molto più efficiente di uno aria-liquido. Potrebbe accadere che con la camera condizionata si abbia una temperatura dell'aria di 20° ma quella del liquido non scenda sotto a... 25° per dire, il fermentatore non è conformato come un radiatore. Poi magari si setta il condizionatore sui 16 e nel liquido ottieni i 20 - 22° voluti , meglio sarebbe che la sonda dell'imp. di raffreddamento fosse a contatto col liquido. La temp. ideale per l'alta ferm. da quel che ho letto è tra i 18 e i 22, (max 25° ?), in fondo è un range ampio ma se parli di ettolitri e quindi di produzioni per la vendita devi essere certo, qui si parla di un fattore semplice da controllare e riprodurre ( non come le trasformazioni durante il mash) e certo non si può avere botte piena e moglie ubriaca.
Sarei curioso di vedere un imp. ind.le per bassa f. ......
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#10

Nel vino il problema della temperatura non c'è perché fermenta a settembre in Piemonte (e fa già freschino) e quasi tutti hanno cantine sottoterra o girate a Nord.
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