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Grani speciali e partial mash!
#1

Ciao a tutti! Sono un appassionato neofita nel campo del homebrewing e studiando questa bellissima arte mi è sorto un dubbio: nella tecnica "estratto + grani" cosa si intende esattamente per "grani speciali"? Si intende semplicemente i fiocchi di cereali e/o un qualsiasi malto diverso da quello base (es. caramellato), oppure nella dicitura "grani speciali" sono inclusi anche i malti BASE (es. Pilsner) utilizzati in quantità limitata? Inoltre, quali tipi di grani posso utilizzare nella tecnica "estratto + grani" senza dover procedere con il partial mash? Grazie anticipatamente a tutti coloro che risponderanno! Wink
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#2

Per grani speciali si intendono quei malti che, grazie a particolari trattamenti termici in fase di essiccamento, hanno già subito una conversione dei propri amidi in zuccheri e per questo motivo non necessitano di mashing. Generalmente sono quei malti con prefisso "cara-" (carapils, carared, carmunich, caravienna ecc.) più alcuni altri tipi come lo special b, il crystal, il chocolate, il black.
I fiocchi di cereali invece necessitano di mashing al pari dei malti base e non possono essere utilizzati nell'e+g.
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#3

(04-01-2012, 02:56 )gyve Ha scritto:  Per grani speciali si intendono quei malti che, grazie a particolari trattamenti termici in fase di essiccamento, hanno già subito una conversione dei propri amidi in zuccheri e per questo motivo non necessitano di mashing. Generalmente sono quei malti con prefisso "cara-" (carapils, carared, carmunich, caravienna ecc.) più alcuni altri tipi come lo special b, il crystal, il chocolate, il black.
I fiocchi di cereali invece necessitano di mashing al pari dei malti base e non possono essere utilizzati nell'e+g.

Mi é sembrato di leggere alcune ricette E+G dove l'infusione veniva fatta con grani speciali e non, con un vero e proprio mashing ma in piccolo.
Ti risulta?

Bassa fermentazione? No grazie!
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#4

(04-01-2012, 04:58 )alainros Ha scritto:  Mi é sembrato di leggere alcune ricette E+G dove l'infusione veniva fatta con grani speciali e non, con un vero e proprio mashing ma in piccolo.
Ti risulta?

si mi risulta ma in questo caso è più appropriato parlare di "partial mash" o "mini mash" più che di e+g.

Nel partial mash, il procedimento è di fatto identico all'AG (mashing con vari step di temperature) con la differenza che al mosto raccolto dopo mashing e sparging, che ovviamente sarà in quantità minore rispetto a quello che raccogli con un batch AG per via della minore quantità di grani utilizzati, aggiungi acqua e gli estratti liquidi/secchi per portare il tutto a volume di bollitura.

Facendo una infusione semplice con malti base, e cioè saltando la fase di saccarificazione, rischi di estrarre amidi che non verranno fermentati dai lieviti.
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#5

(04-01-2012, 05:50 )gyve Ha scritto:  si mi risulta ma in questo caso è più appropriato parlare di "partial mash" o "mini mash" più che di e+g.

Nel partial mash, il procedimento è di fatto identico all'AG (mashing con vari step di temperature) con la differenza che al mosto raccolto dopo mashing e sparging, che ovviamente sarà in quantità minore rispetto a quello che raccogli con un batch AG per via della minore quantità di grani utilizzati, aggiungi acqua e gli estratti liquidi/secchi per portare il tutto a volume di bollitura.

Facendo una infusione semplice con malti base, e cioè saltando la fase di saccarificazione, rischi di estrarre amidi che non verranno fermentati dai lieviti.

Ah, quindi con E+G si intende un utilizzo di soli grani speciali in aggiunta agli estratti giusto?
Quindi le "partial mash" come vanno classificate?

Bassa fermentazione? No grazie!
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#6

(04-01-2012, 06:19 )alainros Ha scritto:  Ah, quindi con E+G si intende un utilizzo di soli grani speciali in aggiunta agli estratti giusto?
Quindi le "partial mash" come vanno classificate?

In che senso come vanno classificate?

In termini generici anche il partial mash è un e+g in cui però bisogna tenere particolarmente d'occhio la temperatura e la durata dell'infusione. La temperatura deve essere in un intervallo tale da favorire l'azione delle amilasi e la durata dell'infusione deve essere sufficiente a far sì che tutti gli amidi siano convertiti in zuccheri (un'ora circa verificando con il test della tintura di iodio)
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#7

Ah, ok! Grazie!

Bassa fermentazione? No grazie!
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#8

Grazie mille per le risposte e per le spiegazioni! Ora è tutto molto più chiaro! Birra02
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