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(15-07-2013, 10:54 )maltorosso Ha scritto: Quindi se dopo l'imbottigliamento tengo le bottiglie alla minima temperatura di fermentazione permessa dal lievito dovrei riuscire ad avere un perlage fine.
Al contrario tenendo la temperatura alta un perlage più grosso.
esatto
"Se conosci le reazioni chimiche, puoi guidarle e non lasciare che facciano il loro corso spontaneamente".
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(15-07-2013, 06:39 )birramato Ha scritto: esatto
qualcuno ha conferme "pratiche" su quanto sopra?
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Non esiste LA birra, esistono LE birre (L.D.)
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le birre che faccio d'inverno/autunno presentano tutte una schiuma fine e cremosa...quelle che brasso in primavera hanno tutte una schiuma grossolana, la cui gasatura disturba lievememente la bevuta...dovrò brassare come un matto tra ottobre e marzo
La chiesa è vicina, il bar è lontano, la strada è ghiacciata. Camminerò con attenzione
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parlate spesso di schiuma,
oltre all'ovvia correlazione tra buona gasatura e buon cappello di schiuma / tenuta della schiuma,
possiamo relazionare anche la grandezza del perlage al tipo di schiuma?
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(15-07-2013, 06:57 )enrico Ha scritto: Eppure la mia blanche che sta maturando a temperature di 20° presenta una schiuma grossolana ed evanescente, mentre le altre, maturate prima, non hanno questo problema
Secondo me ci sono vari fattori che entrano in gioco.
Ovviamente bisogna dare il giusto tempo alla rifermentazione che avvenga e non si può fare una valutazione definitiva se non dopo due mesi.
Come già detto ed sperimentato, in tipologie definiamole particolari con ingredienti come frumento e cereali non maltati , un profilo di mash non attento porta a una bolla grossolana " esuberante" ma poco persistente, tipo coca cola, per via di un eccesso di proteine.
Al contrario in malti modificati una proteolisi troppo lunga porta una birra con poco corpo e con problemi di schiuma.
Non ho un riscontro oggettivo non avendo fatto una comparazione, ma credo anch'io che giocando con le temp si possa influire positivamente con il perlage
Ciao
Lorenz
Come vi sembrano queste bolle?
dai diamanti non nascon niente, dal letame nascon i fior.
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 15-07-2013, 08:39 da
lorevia.)
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(15-07-2013, 07:42 )lorevia Ha scritto: Secondo me ci sono vari fattori che entrano in gioco.
Ovviamente bisogna dare il giusto tempo alla rifermentazione che avvenga e non si può fare una valutazione definitiva se non dopo due mesi.
Come già detto ed sperimentato, in tipologie definiamole particolari con ingredienti come frumento e cereali non maltati , un profilo di mash non attento porta a una bolla grossolana " esuberante" ma poco persistente, tipo coca cola, per via di un eccesso di proteine.
Al contrario in malti modificati una proteolisi troppo lunga porta una birra con poco corpo e con problemi di schiuma.
Non ho un riscontro oggettivo non avendo fatto una comparazione, ma credo anch'io che giocando con le temp si possa influire positivamente con il perlage
Ciao
Lorenz
Come vi sembrano queste bolle?
Dopo quanto tempo dalla mescita hai scattato la foto? Che birra è?
"Se conosci le reazioni chimiche, puoi guidarle e non lasciare che facciano il loro corso spontaneamente".
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 16-07-2013, 12:11 da
birramato.)
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(16-07-2013, 12:11 )birramato Ha scritto: Dopo quanto tempo dalla mescita hai scattato la foto? Che birra è?
Tempo di versarla, appostarla , prendere la macchina, accensione e scatto foto. Più o meno un paio di minuti.
È una belgium dark, lievito trappist, ricco di eteri alcoli superiori
Non proprio una birra estiva!
Ciao
Lorenz
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(16-07-2013, 12:33 )lorevia Ha scritto: Tempo di versarla, appostarla , prendere la macchina, accensione e scatto foto. Più o meno un paio di minuti.
È una belgium dark, lievito trappist, ricco di eteri alcoli superiori
Non proprio una birra estiva!
Ciao
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Non si può valutare il perlage, ma la schiuma è perfetta!
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le mie due birre più "pannose" sono la saison e la blanche, formano una schiuma fitta di quelle che se ci passi il dito rimane il segno.
una rifermentata a 16°C (la blanche) FG 1017 - 15 IBU - 3.3 volumi di CO2
una fermentata e rifermentata intorno ai 25°C (la saison) FG 1003 - 35 IBU - 2.8 volumi di CO2
qui a fare il grosso del lavoro è stato principalmente il frumento non maltato (40% circa in entrambe) presumo. secondo me è un discorso di varianti, bisogna sommarle tutte per avere un dato preciso.
c'entra sicuramente la temperatura, il mash, il luppolo, l'FG, la carbonatazione, il bicchiere e il modo in cui versare la birra...