03-12-2013, 12:11
(03-12-2013, 01:58 )lorevia Ha scritto: All'ora ragazzi cerchiamo di precisare alcuni punti:
La fase più delicata per la birrificazione e' quand'e' ancora mosto.
In questa fase il liquido e' ricco i nutrienti per microorganismi , quali sono i lieviti ma anche batteri.
Poi con la fermentaziene si creano acidi che vanno ad sommarsi ad altri già presenti che fanno abbassare ph dai classici 5,3/5,5 di mash, a circa 4.
Quindi va di per se che è moto più rischioso passare la futura birra nella fase di fermentazione, piuttosto che in affinamento.
È vero che il vino viene fatto fermentare in legno, alcuni, ma il vino ha più polifenoli e soprattutto tannini , in più il ph e circa 3,5 alcune volte anche meno.
Quindi non confondiamo le cose, se si facessimo la birra come si fa il vino faremmo solo lambic.
Secondo me se volete usare il legno, la cosa mi intriga, credo sia meglio usarla nuova. A mio gusto cercherei un caratello, tipi aceto balsamico, di rovere o anche ,meglio, acacia, purché abbiano tosature leggere, altrimenti i problemi di cessione delle note di tostatura vaniglia potrebbe essere una certezza.
In enologia le botti vengono riutilizzate ma si cerca di non lasciarle scolme per un lungo periodo e prima del successivo uso vengono pulite con delle pastiglie di zolfo, ma non si può certo parlare di sanificazione.
Lorenz
Ciao Lorenz, sei intrigato o perplesso,
per la pulizia si potrebbe lasciare la botte piena di sinitizzante x 24 ore magari, piuttosto che zolfo.
Poi mi chiedo non si potrebbe seguire lo stesso iter delle lambic?
tab
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