21-04-2014, 11:20
Essendo un commerciante sono ben consapevole di cos’è la pressione fiscale in italia. ( Questo purtroppo vale per tutti i settori)
Personalmente ritengo che non sia tanto questo il problema , visto che nei paese nordici la pressione fiscale non è inferiore alla ns , soprattutto per prodotti merceologici dannosi per la salute , come tabacchi e alcolici. Di contro però i cittadini di questi paesi godono di servizi che noi ci scordiamo, ma questo è un altro discorso
Il problema dei nostrani birrifici è che hanno una dimensione troppo esigua e i costi di esercizio spalmati in poche bottiglie rendono le ns birre poco competitive rispetto a paesi di più anitca tradizione brassicola.
Mettici poi la poca capacità imprenditoriale, non è sufficiente fare una buona birra per farne una fonte di redito, la volontà di ammortizzare l’investimento in un tempo ridotto, la crisi che morde e le strettezze bancarie e il gioco è fatto.
Ma avete un’idea dell’investimento che ci vuole per aprire un forno? in adeguamenti di impianti, attrezzature ecc, il costo non è certo inferiore ad aprire un micro birrificio, e ci vuole una vita lavorativa per ammortizzare l’investimento. E se poi il pane lo vendi a 10€ al kg vai fuori mercato e dopo un anno chiudi la saracinesca per fallimento.
Poi non so voi nelle vostre zone, forse roma come consumi è più appetibile, ma da noi fai fatica a trovare un’artigianale sotto i 9/10 euro per 75 cl, mentre una belga come blanche de namur , la choffe , riesci a portarle vie a 5/7 euro al supermercato.
Non saranno eccellenze, ma diciamoci la verità anche molte delle nostrane non sono eccellenze.
È un cane che si morde la coda perché finchè i prezzi saranno questi la birra artigianale in italia non prenderà mai il volo, secondo mè.
lorenz
Personalmente ritengo che non sia tanto questo il problema , visto che nei paese nordici la pressione fiscale non è inferiore alla ns , soprattutto per prodotti merceologici dannosi per la salute , come tabacchi e alcolici. Di contro però i cittadini di questi paesi godono di servizi che noi ci scordiamo, ma questo è un altro discorso
Il problema dei nostrani birrifici è che hanno una dimensione troppo esigua e i costi di esercizio spalmati in poche bottiglie rendono le ns birre poco competitive rispetto a paesi di più anitca tradizione brassicola.
Mettici poi la poca capacità imprenditoriale, non è sufficiente fare una buona birra per farne una fonte di redito, la volontà di ammortizzare l’investimento in un tempo ridotto, la crisi che morde e le strettezze bancarie e il gioco è fatto.
Ma avete un’idea dell’investimento che ci vuole per aprire un forno? in adeguamenti di impianti, attrezzature ecc, il costo non è certo inferiore ad aprire un micro birrificio, e ci vuole una vita lavorativa per ammortizzare l’investimento. E se poi il pane lo vendi a 10€ al kg vai fuori mercato e dopo un anno chiudi la saracinesca per fallimento.
Poi non so voi nelle vostre zone, forse roma come consumi è più appetibile, ma da noi fai fatica a trovare un’artigianale sotto i 9/10 euro per 75 cl, mentre una belga come blanche de namur , la choffe , riesci a portarle vie a 5/7 euro al supermercato.
Non saranno eccellenze, ma diciamoci la verità anche molte delle nostrane non sono eccellenze.
È un cane che si morde la coda perché finchè i prezzi saranno questi la birra artigianale in italia non prenderà mai il volo, secondo mè.
lorenz
dai diamanti non nascon niente, dal letame nascon i fior.