15-02-2015, 03:55
Stasera nel piccolo bistrot romano dove io e la mia signora andiamo spesso tra magnifici taglierini di salumi e formaggi, noccioline e panini molto sfiziosi ( io panino con semi di cumino ripieno di roastbeef, valerianella condita con olio e sale, salsa al rafano e una lieve spruzzata di worchester, lei panino integrale al farro con verdure miste grigliate,mozzarella di bufala e salsa alla ruchetta...tutto buonissimo, calcolate che l'altra volta abbiamo preso il piatto del giorno che era un tagliere misto con pecorino, salciccette di cinghiale e porchetta da paura) e nuovi arrivi da paura tra spine e bottiglie ( de glazen toren, barley,lervig,harbor) purtroppo continuano a mettere apa,ipa ed affini a pompa ( ancora la freezo di monkey beer) e a lasciare stout, porter e brown ales in keg.
la mia signora opta per la freezo che aveva assaggiato da me l'altra volta e gradito assai, io sempre un'altra apa ma lucky jack di lervig in bottiglia....la prima si riconferma scolastica come apa ma diversa dall'altra volta: agrume e frutta tropicale più aggressivi ma anche un amaro stavolta più evidente. La lucky jack invece seppure con un aroma molto canonico ( agrume e resina) è probabilmente una delle migliori espressione dello stile a livello mondiale. Poi io opto per la sally brown del ducato che è una porter all'avena e mi si apre un mondo: color ebano impenetrabile con bel cappello di schiuma color cappuccino. Il naso è di una ricchezza immensa: cioccolato e liquirizia sugli scudi, seguito da un fruttato che ricorda la prugna,caffè e vaghi sentori di frutta secca/nocciolato/torbato. In bocca ha un attacco morbido ( dato dall'avena credo) e dolcino che ricorda la cioccolata al latte e ancora qualcosa di frutta secca ma poi tende ad essere un po troppo watery e sfuggente e stranamente dolciotta( ci sono malti scuri belgi IMHO)....trattandosi fondamentalmente di una porter all'avena secondo me con una maggiore persistenza in bocca e con una punta di amaro ( anche semplicemente l'amaro dei tostati) rasenterebbe il capolavoro quella birra
la mia signora opta per la freezo che aveva assaggiato da me l'altra volta e gradito assai, io sempre un'altra apa ma lucky jack di lervig in bottiglia....la prima si riconferma scolastica come apa ma diversa dall'altra volta: agrume e frutta tropicale più aggressivi ma anche un amaro stavolta più evidente. La lucky jack invece seppure con un aroma molto canonico ( agrume e resina) è probabilmente una delle migliori espressione dello stile a livello mondiale. Poi io opto per la sally brown del ducato che è una porter all'avena e mi si apre un mondo: color ebano impenetrabile con bel cappello di schiuma color cappuccino. Il naso è di una ricchezza immensa: cioccolato e liquirizia sugli scudi, seguito da un fruttato che ricorda la prugna,caffè e vaghi sentori di frutta secca/nocciolato/torbato. In bocca ha un attacco morbido ( dato dall'avena credo) e dolcino che ricorda la cioccolata al latte e ancora qualcosa di frutta secca ma poi tende ad essere un po troppo watery e sfuggente e stranamente dolciotta( ci sono malti scuri belgi IMHO)....trattandosi fondamentalmente di una porter all'avena secondo me con una maggiore persistenza in bocca e con una punta di amaro ( anche semplicemente l'amaro dei tostati) rasenterebbe il capolavoro quella birra
Un sorso di birra alle verdi brughiere, e un altro ai mocciosi coperti di fango, un brindisi anche agli gnomi e alle fate e ai folletti che corrono sulle tue strade....