30-10-2014, 02:54
avete ragione tutti e nessuno: nel senso....il biologico è possibile, ma non è facile. E' come la storia del km 0: come dice Balasso ha senso se al km 1 non c'è una discarica o una falda acquifera inquinata. Ci sono tante situazioni più discrete a livello di risonanza mediatica della terra dei fuochi ma ugualmente pericolose....ogni tanto qui nell'agro pontino nelle campagne intorno a Latina spuntano discariche abusive di qualsiasi cose ( amianto per lo più) coltivatori che inbottiscono il kiwi dei peggio concimi e poi si lamentano che le piantagioni si ammalano. Io personalmente sulle mie verdure, sulla mia frutta, sulle mie olive non ci metto nulla se non un po di verderame, ma non ho la certezza che la terra non sia contaminata per qualche ragione....neppure io con certezza posso dire che produco roba bio. L'unico posto che avevo la certezza matematica perchè per come lavorava e perchè era una cosa diversa era una acquacoltura di spigole ed orate vicino al lido di Latina....gli allevamenti erano talmente piccoli che poteva permettersi di non usare formalina e disinfettanti per tenere pulite le vasche, non usava antibiotici etc etc....infatti non di rado si trovavano parassiti ed alte cose che nei normali allevamenti non si trovano....non sarà bellissimo a dirlo ma in natura le bestie si ammalano di tante cose che in questi allevamenti invece normalmente non ci sono
Un sorso di birra alle verdi brughiere, e un altro ai mocciosi coperti di fango, un brindisi anche agli gnomi e alle fate e ai folletti che corrono sulle tue strade....