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viaggi birrai: destinazione Monaco di Baviera
#1
Its My Birthday! 

Cari ragazzi, domani ore 14:00 lascerò la mia amata Sicilia per passare le meritate vacanze a Monaco. Casualmente amo le birre tedesche Big Grin quindi si prospetta una settimana di visite birristicamente interessanti e di grandi bevute (sarà contenta la mia ragazza Minaccia ). Tappe obbligate: birrifici grandi e piccoli di Monaco, abbazia di Weihenstephan, zona Hallertauer.
Sono aperto a suggerimenti da parte vostra, cosa non posso proprio perdermi?
Stay tuned...Cool

Buttate i gorgogliatori e prendete i densimetri!!!!
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#2

buone vacanze !!!
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#3

(14-08-2013, 01:24 )COMERO83 Ha scritto:  buone vacanze !!!

grazie mille comero

Buttate i gorgogliatori e prendete i densimetri!!!!
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#4

Il più antico birrificio di Monaco, AUGUSTINER! Buone vacanze e cin cin!

Quando la bevo sto benissimo: l’umore è allegro, il cuore contento e il fegato felice.
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#5

immancabilmente

Buttate i gorgogliatori e prendete i densimetri!!!!
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#6

Anche perché la Augustiner in botte è la migliore birra di Monaco.

Vi prego la K al posto del CH no eh! Rolleyes
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#7

cazzarola...la augustiner in botte a caduta è un qualcosa di unico!!!! e lo dice uno che con helles e simili ci si fa davvero poco in genere

Un sorso di birra alle verdi brughiere, e un altro ai mocciosi coperti di fango, un brindisi anche agli gnomi e alle fate e ai folletti che corrono sulle tue strade....
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#8

sono appena arrivato ragazzi. è stata una giornata massacrante. vi aggiorno domani Smile
notte

Buttate i gorgogliatori e prendete i densimetri!!!!
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#9

(16-08-2013, 12:36 )allapazzato Ha scritto:  sono appena arrivato ragazzi. è stata una giornata massacrante. vi aggiorno domani Smile
notte
Alla racconta,facci sognare...
PS:per capire,tu sei a monaco a fare il beer hunter per la baviera o ti accontenti(per modo di dire) delle sette sorelle.

Le temps ne respecte pas ce qui se fait sans lui
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#10

ciao ragazzi, scusate il ritardo ma sono stati 2 giorni massacranti.
Monaco è una bellissima città e tutto qui pare essere in funzione della birra. L'arte, la politica, l'economia, i monumenti a Monaco hanno sempre qualcosa che riporta alla birra. Che bello Big Grin
Ieri visita allo zoo ed al museo bmw, 'sti tedeschi sorprendono sempre per efficienza e avanguardia tecnologica.
La prima giornata è così volata via, di siti d'interesse birraio poca roba, ma tenete in considerazione che non sono solo o con amici ubriaconi, bensì con la mia dolce metà. Quindi per l'amore del quieto vivere eviterei di fossilizzarmi in qualche birreria per tutta la giornata.
Andando al sodo: il serbatoio si è riempito di weizen paulaner e hofbrau, augustiner helles alla spina da botte (particolarmente bevereccia…..) per un totale vonsumo giornaliero di 2.5 litri
Oggi in mattinata sono stato in un piccolo birrificio che si trova ad un paio di fermate dal nostro hotel.
Si chiama Flieger brau. È specializzato in weizen da quanto dice l’insegna. L’ambiente è caldo ed accogliente, la cameriera un po’ meno. Credo dipenda anche dal fatto che il tedesco sia una lingua soave e delicata come un hooligan ubriaco.
L’impianto non supera i 1000 litri sembra datato ma a mio avviso è veramente bello, tutto pulito tutto perfetto tutto in ordine, come da migliore tradizione tetesca. La cameriera di cui sopra non acconsente, ringhiando, a farmi entrare nella stanza per cui mi devo limitare a fotografare attraverso il vetro. I fermentatori sono cilindrici in inox, senza coperchio ( così il mastrobirraio non si chiede perché il gorgogliatore non gorgoglia….)
Ho preso 1 weizen ed una dunkel. Entrambe molto buone, ho preferito la dunkel. La schiuma è duratura, colore da malto munich in percentuali vicine al 100%, il profumo era ricchissimo di aromi di cereali e mi è parso di sentire anche un lieve sentore di caramello. Il luppolo era ovviamente quasi del tutto assente ma cala che è un piacere. La weizen invece era leggermente troppo bananosa e mi ricorda qualcosa di già bevuto, comunque sembra esente da grossi difetti e anche questa va giù che è un piacere. Sono circa le 12, sono uscito da meno di un ora ed ho già bevuto 1 litro di birra. Non c’è male.
Pranziamo al hofbraukeller, il biergarten è veramente bello, c’è gente di tutti i tipi… il punkabbestia, il gruppo d’amici vestiti in abiti tradizionali (perché?), la famigliola e stranamente anche un gruppo di persone che si portano il cibo da casa. Potrebbe sembrare strano ma mi verrà successivamente spiegato che quello di portare il cibo al biergarten è un’antica tradizione.
Birra anonima, piatti gustosi anche se non eccelsi. Abbiamo preso RESCHE BAUERNENTE mit kräftigem Orangenjus, Apfelblaukraut und Kartoffelknöde eJUNGSCHWEINEBRATEN mit Kümmeljus, Kartoffelknödel und hausgemachtem Speckkrautsalat. Tanto per darvi un idea.
Alle 15:30 tour dei birrifici ovvero le 6 sorelle viste da bus e visita completa della Paulaner. Che dire, la birra la conosciamo tutti credo quindi salto questo passaggio. Ci accoglie un simpatico ragazzone alto 2 metri che studia brewing science and technology (o qualcosa del genere). E’ tanto alto quanto impacciato ma è stato molto esaustivo nello spiegare la storia e l’evoluzione tecnologica del birrificio, il metodo di produzione ed in vari numeri che ci sono in un birrificio industriale. Numeri che ovviamente non ricordo ma che sono abbastanza impressionanti. Il birrificio, che presto verrà trasferito in altra sede, vende in tutto il mondo, ma il 60/70% del mercato è interno. Effettivamente i tedeschi bevono sempre, tanto e ad ogni ora. Dopo una bevuta free al pub del birrificio, inizia il tour. E’ stato il primo birrificio ad avere una macchina per il freddo (1881). Questa, conservata in ottimo stato, oltre ad essere il solito capolavoro di meccanica crucca, veniva messa in moto da un corso d’acqua adiacente il birrificio. La parte più entusiasmante del tour è stata la sala cottura, dal caldo infernale ma dalla bellezza commovente, mai visto tutto quel “rame” tutto insieme. Usano luppolo hallertauer in pellet se interessa a qualcuno. Altra cosa interessante,nelle gelide cantine, si trovano le celle di maturazione, di capacità sconfinata, tutte tenute a 0 gradi. Sfortunatamente le linee d’imbottigliamento, che hanno su di me sempre un fascino ipnotico, oggi erano ferme… quindi giusto il tempo d’ammirare qualche macchinario che potrebbe tornare utile (quello giallo che pulisce le bottiglie dentro, fuori e disetichetta oltre a sanitizzare) e venire a conoscenza che ci sono 5 linee d’imbottigliamento e che il solo riempitore circolare gli costa oltre il milione di euro (per 5+ il resto delle linee) ed il tour è finito. Ci ritroviamo in uno slargo pieno a perdita d’occhio di fusti di tutte le dimensioni. Il ragazzone, dopo 10 interminabili secondi di imbarazzante silenzio, ci ha detto che è stato un piacere per lui farci fare il tour della Paulaner. Ci crediamo poco, salutiamo e torniamo al bus.
Scusandomi in anticipo per gli innumerevoli errori, mi vado a coricare. Rimanete collegati Smile

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[Immagine: cvjc.th.jpg]

ah il lievito sul fondo della paulaner è morto, dice.

Buttate i gorgogliatori e prendete i densimetri!!!!
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