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vorrei fare un impianto da 100/150 litri
#21

Chiamiamola ”Prefazione”
Con questi articoletti voglio condividere con voi le mie esperienze personali e le nozioni che ho appreso nell’arco del tempo in modo tale che gli errori che ho commesso nella realizzazione dei miei passati simil-impianti per la produzione della birra non li commettiate anche voi.
Credo che a questo punto sia anche giusto presentarmi. Mi chiamo Francesco nella vita e bac nel forum, sono un artigiano dalla bassa Veronese e faccio automazioni industriali dal progetto alla realizzazione costruendo le parti meccaniche, elettriche, elettroniche e pneumatiche che compongono i miei lavori, nasco elettricista conseguendo a fatica, ormai quasi trenta anni fa, un diploma professionale da tre anni impiegandocene quattro perché al pomeriggio studiavo in cantiere imparando a fare l’elettricista in modo diverso da quello che mi dicevano al mattino ecco perché dovete guardare ciò che faccio o scrivo sempre col dovuto dubbio.
Mi preme dire che l’esperienza che riporto in questo e nei successivi articoli non è la regola ma la mia personale soluzione per eseguire la costruzione di un impianto per l’autoproduzione di birra, prendete perciò quanto segue non come fosse scritta da un docente universitario né tanto meno da un ingegnere o uno studioso di formule ma da un qualsiasi appassionato homebrewer che si è voluto costruire un nanobirrificio personale.
Partiamo col dire che un impianto per produrre birra a livello casalingo autocostruito è comunque un qualcosa che sfilerà dal vostro portafoglio parecchi soldini se poi dovete farvi costruire tutto da qualche professionista il costo sarà notevolmente superiore. Se invece avete la fortuna di avere l’attrezzatura ed avete la manualità per costruirvi da soli l’impianto il costo della manodopera non vi si porrà comportando almeno il dimezzamento del costo totale ma lo scotto da pagare sarà in ore e ore di lavoro, notti in bianco con occhi sbarrati a cercare soluzioni nascoste in chissà quale anfratto del soffitto, momenti di sconforto, momenti di euforia, momenti d’ansia, arrabbiature da mancata reperibilità materiale e stanchezza notturna allo stato solido ma arriverà un momento in cui guarderete la vostra creatura e fieri di quello che avete fatto vi ci siederete davanti, stapperete la bottiglia tenuta da parte per l’occasione e brinderete al vostro impianto. Semmai ciò accadesse tenete un posticino piccolo piccolo anche per me seduto vicino a voi.
L’impianto per come lo vedo io dovrebbe essere da almeno 75-100 litri e non da 25 sia per una questione di costi i quali non sono rapportati perché uno da 25 non costa un quarto di uno da 100 ma molto di più, sia perché se vi costruite un impianto per 25 litri di birra finita siete comunque a rischio di innamorarvi di questa passione e di desiderare di avere un impianto da 100 litri un anno dopo che vi siete costruiti l’impianto da 25 dovendo così riaffrontare l’onere di un impianto spendendo ancora tempo e denaro andando di fatto a sperperare soldi, oltre alle notti in bianco….soffitto….Bisogna anche dire che un impianto per produrre 100 litri di birra finita ha un ingombro ragguardevole in confronto ad uno da 25 e, cosa brutta, farete birra meno spesso.
Come materiale principe per tale costruzione è d’obbligo l’inox aisi304 per la sua inossidabilità, lavorabilità e pulizia del lavoro. Come lastre inox utilizzate sempre inox a specchio o opaco, mai spazzolato perché è in grado di trattenere particelle, è difficile da pulire ed anche se sarà pulito sembrerà sempre sporco alla vista.
Quanto segue riguarda l’autocostruzione di tini per ottenere 100 litri di birra, il che non vuol dire capienza 100 litri e comunque inerenti ad un impianto tipo, con la tecnica dei tre tini, Mash-Sparge-Boil.

Tino Mash e tino Boil
Nel caso non vogliate utilizzare come tini mash e boil i contenitori già presenti su mercato privi di fondo spesso e con uno spessore esiguo del cilindro di 0.6/0.8 mm ma ve li volete costruire vi consiglio di acquistare presso una ferramenta professionale, nelle quali non sono incluse Leroy Merlin o Brico, i fondelli in inox già commercializzati come tappi i quali portano uno spessore ragguardevole ed in grado di distribuire in modo omogeneo la temperatura. Per la dimensione suggerisco almeno diametro 60 cm. Ci sono anche fondelli da 40 cm ma c’è un problema con queste “piccole” dimensioni. Tutte le parti che vengono a contatto col mosto DEVONO essere saldate dall’interno. Chi ci va a saldare dall’interno una pentola da 40 cm di diametro e profonde almeno un metro ?
Ecco perché vi consiglio una misura di fondello di 60cm di diametro, di questi fondelli la forma standard fornibile è quella bombata ma su ordinazione si possono trovare anche a fondo piano o tronco-conico.
Il fondo piano fa scappare meno le fiamme del bruciatore ed è ottimale nel caso optiate per una filtrazione tramite bazooka
Il fondo bombato fa scappare un po’ le fiamme del bruciatore ma permette, almeno nel mio caso con uscita materiale dal centro del tino, di far defluire le trebbie a valle del filtro in fase di filtrazione, anche se non completamente.
Il fondo tronco-conico farebbe defluire benissimo le trebbie a valle del filtro in fase di filtrazione ma avrebbe una resa termica quasi nulla facendo fuggire del tutto le fiamme del bruciatore, forma perciò da scartare a priori.
Sul mio impianto ho il fondo bombato non perché abbia studiato il fatto che così era meglio ma semplicemente perché in fase di ordine quello era l’unico modello disponibile ed ancora non conoscevo la ditta alla quale successivamente mi sono appoggiato per la fornitura del fondo piano del fermentatore, però ora per il sistema di filtraggio che ho adottato lo reputo della forma corretta.
Lo spessore del fondo da 60cm standard è di 5mm mentre per la parete del tino bisogna optare per una lastra inox aisi304 opaca, non spazzolata, con uno spessore di 20 decimi (20/10) calandrata al diametro del fondello, alta 45 cm e saldata ad esso internamente tramite saldatura TIG, sconsiglio di utilizzare elettrodo, anche se adatto all’inox, su saldature che vanno a contatto col mosto, una volta eseguita la saldatura interna effettuate un controllo di tenuta immettendo acqua all’interno e controllando l’assenza di perdite, se non ci sono perdite eseguite anche la saldatura esterna.
Evitate di raffreddare le saldature immergendole in acqua quando queste sono ancora molto calde per evitare le comunque possibili deformazioni dell’inox scaldato.
Come coperchio un cerchio inox opaco spessore 10/10 diametro 64 cm con avvitata una maniglia in tecnopolimero vanno più che bene ma per il fissaggio della maniglia con le viti dalla parte interna del coperchio usate sempre viti e rondelle inox, oppure saldate un piatto inox sagomato a mo di maniglia facendo però molta attenzione saldando a non scaldare troppo il coperchio il quale rischia di deformarsi in modo irrimediabile bombandosi e non fornendo più una buona chiusura.
Il peso di queste pentole dalla capienza di circa 140 litri è ragguardevole servono perciò due belle maniglie robuste realizzate anche con tondo pieno inox diam.10mm sagomato e saldato, anche ad elettrodo, esternamente alla parete dei tini.
Il tutto per due, tino mash e tino boil.
A seguire filtrazione e sparge.
Ciao. bac

Fare birra è come una seduta da uno psicologo, i problemi se ne stanno fuori dalla porta, non ti mollano ma per una giornata ti lasciano in pace.
#22

Interessante, dovrebbe essere un trhead distinto e in evidenza nell'apposita sezione.
Arricchito dalle esperienze di altri utenti sarebbe un bel punto di riferimento.

Lollo

PS: grande Bac!

"Esplorai le religioni e l'alcol: trovai in quest'ultimo maggiori speranze di consolazione duratura"

"Odio la guerra, detesto gli eserciti, amo combattere"

#23

Ok. Facciamo così! Lo metto anche in un nuovo post.
Ciao. bac

Fare birra è come una seduta da uno psicologo, i problemi se ne stanno fuori dalla porta, non ti mollano ma per una giornata ti lasciano in pace.
#24

Chiudo perchè la discussione relativa all'autocostruzione si è spostata in un thread apposito. Per seguirla cliccate sul link a seguire

http://forum.mr-malt.it/showthread.php?tid=3414

Ciao. bac

Fare birra è come una seduta da uno psicologo, i problemi se ne stanno fuori dalla porta, non ti mollano ma per una giornata ti lasciano in pace.
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