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come infustare e come rifermentare
#1

buonasera a tutti ho alcuni dubbi sull'infustare... domanda 1 devo per forza infustare con la birra a temperature basse o posso farlo a temperatura ambiente?
domanda 2  la rifermentazione come devo farla ? aggiungo la zucchero come faccio per le bottiglie o è sufficiente infustare con il CO2?  Scusate per le domande magari stupide ma sono un po' confuso.
Grazie mille a tutti
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#2

(08-04-2021, 12:42 )cervezadelviento Ha scritto:  buonasera a tutti ho alcuni dubbi sull'infustare... domanda 1 devo per forza infustare con la birra a temperature basse o posso farlo a temperatura ambiente?
domanda 2  la rifermentazione come devo farla ? aggiungo la zucchero come faccio per le bottiglie o è sufficiente infustare con il CO2?  Scusate per le domande magari stupide ma sono un po' confuso.
Grazie mille a tutti

Di che tipo di fusti stiamo parlando? Con quale fermentatore fai la birra? Che tenica? Fermentazione classica con rifermentazione? Isobarico? Contropressione?
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#3

stiamo parlando di fusti ricaricabili ECOFASS . Ho fermentatori normali in inox e di solito faccio la fermentazione classica con rifermentazione e leggendo nel sito ecofass loro dicono che posso infustare la birra a temperatura ambiente senza aggiungere zuccheri e poi effettare una controprezzione con 2.5 bar di CO2. E' una procedura corretta secondo te?
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#4

(08-04-2021, 06:11 )cervezadelviento Ha scritto:  stiamo parlando di fusti ricaricabili ECOFASS . Ho fermentatori normali in inox e di solito faccio la fermentazione classica con rifermentazione e leggendo nel sito ecofass loro dicono che posso infustare la birra a temperatura ambiente senza aggiungere zuccheri e poi effettare una controprezzione con 2.5 bar di CO2. E' una procedura corretta secondo te?

Se sono con sacca ci puoi rifermentare, altrimenti devi fare la carbonazione forzata con bombola di co2 a basse temperature. Ovviamente questa seconda tecnica implica la necessità di un travaso in contropressione. 
A me questi fusti non mi sembrano molto idonei per una produzione domestica, sia per la semplicità di utilizzo sia per la riciclabilità.
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#5

ciao e grazie la mia è una situazione strana qui a Fuerteventura puoi produrre e vendere legalmente la birra prodotta anche con un impianto " domestico " quindi ora alcuni clienti mi chiedono di infustarla negli ECOFASS e altri di imbottigliare in contropressione nozioni per me confuse nel senso che ne sto leggendo di tutti i tipi... Per favore riuscite a chiarirmi le idee? Grazie mille
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#6

(09-04-2021, 12:42 )cervezadelviento Ha scritto:  ciao e grazie la mia è una situazione strana qui a Fuerteventura puoi produrre e vendere legalmente la birra prodotta anche con un impianto " domestico " quindi ora alcuni clienti mi chiedono di infustarla negli ECOFASS e altri di imbottigliare in contropressione nozioni per me confuse nel senso che ne sto leggendo di tutti i tipi... Per favore riuscite a chiarirmi le idee? Grazie mille

Vai sul blog rovidbeer, tuttavia i fusti ecofass sono usa e getta, devi comprare un raccordo e modificarlo eliminando la valvola di non ritorno, altrimenti la birra può solo uscire e non entrare. 
Per i grammi litro di destrosio non mi spingerei oltre 4g/lt, ma dipende MOLTO dalle temperature di fermentazione ovviamente.
Non sapevo che alle canarie la legge permettesse questa cosa, immagino le regole si estendano a tutta la spagna in generale, no?
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#7

Ciao e grazie . Qui in spagna devi essere in regola con il Registro Sanitario. Io ho modificato un grande garage seguendo le direttive di un tecnico sanitario e ponendo sul pavimento una resina alimentare specifica e sui muri pitture "alimentari " sanificabili. Terminati tutti i lavori i tecnici sanitari hanno effettuato un ispezione dandomi poi gli OK necessari. Mi hanno dotato di registri per la produzione la sanificazione e la tracciabilità delle materie prime e dei prodotti finiti. Bisogna poi comprare un software specifico per poter inviare alla finanza ogni mese tutti i dati per poi pagare le accise in base ai litri prodotti grado plato ecc. Per il resto puoi produrre come faccio io con pentole inox Polsinelli senza per forza dotarti di impianti mega costosi.
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#8

(10-04-2021, 12:25 )cervezadelviento Ha scritto:  Ciao e grazie . Qui in spagna devi essere in regola con il Registro Sanitario. Io ho modificato un grande garage seguendo le direttive di un tecnico sanitario e ponendo sul pavimento una resina alimentare specifica e sui muri pitture "alimentari " sanificabili. Terminati tutti i lavori i tecnici sanitari hanno effettuato un ispezione dandomi poi gli OK necessari. Mi hanno dotato di registri per la produzione la sanificazione e la tracciabilità delle materie prime e dei prodotti finiti. Bisogna poi comprare un software specifico per poter inviare alla finanza ogni mese tutti i dati per poi pagare le accise in base ai litri prodotti grado plato ecc. Per il resto puoi produrre come faccio io con pentole inox Polsinelli senza per forza dotarti di impianti mega costosi.
Anche qua è simile, però gli impianti devono essere certificati, revisionati e approvati dall'agenzia delle dogane. Vanno bene anche gli impianti di polsinelli pureché siano approvati, e passa un anno minimo con la burocrazia italiana.
Per quanto riguarda l'approvigionamento come funziona? Quali sono i siti di materie prime e attrezzature da cui ti rifornisci?
Scusa queste domande ma sono molto curioso, sto valutando l'apertura di un birrificio in italia o all'estero, ti ho seguito su instagram.

Lo scorso anno sono stato a Lanzarote, bellissima isola.

Per i fusti comunque soprattutto per te che sei su un isola ti converrebbe comprare l'acciaio e fare vuoto a rendere, ti costruisci una bella lavafusti artigiani made in china.

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#9

Riciao qui per l'approvvigionamento della materie prime dei fusti ecc è un casino nel senso che se compri fuori dalle Canarie pagi un casino il trasporto la dogana (essendo le Canarie regione autonoma con IVA agevolate) ecc quindi è piu conveniente comprare in Canaria anche se la qualità non è al top. Non parliamo poi di Amazon ecc non arriva praticamente nulla. Per fortuna riesco ad arrangiarmi comprando inox ecc e poi saldando il tutto in accrocchi esteticamente bruttini ma funzionali. Fortunatamente producendo per pub e negozi di prodotti tipici del luogo stò cominciando a fare delle belle produzioni ma i primi tentativi qui sono stati disastrosi a causa del cima dell'acqua ecc. Istagram sarà uno dei prossimi passi nel senso che stò iniziando a curare il marketing...
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