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ossidazione birra
#1

Salve maestri birraioli,
ho timore di non essere molto informato sui problemi di ossidazione e su una mia ultima birra ne ho avuta veramente tanta !!!
Di solito  metto in fermentatore circa 45/50 litri di mosto . Possiedo 2  fermentatori inox cilindrici ed il primo travaso  lo faccio da rubinetto a rubinetto. Dopo circa altri 10 giorni, a densità ferma , winterizzo a 3° per circa 15 giorni e poi trasferisco nel tino di imbottigliamento alla solita temperatura ( pentola aperta). Quando eseguo Dry Hopping ( dopo il primo travaso) per togliere il contenitore dei luppoli devo necessariamente aprire il fermentatore. Ho letto che bisognerebbe trasferire  solo dopo aver rialzato la temperatura per evitare il passaggio di ossigeno nella birra, il rischio nel DH e altre cose ancora. Io ho sempre posto la massima attenzione nel NON  "splashiare" ma credo che sia troppo poco.  Potete darmi qualche dritta sui punti critici per evitare per quanto possibile questo fastidioso problema ?
   Grazie a tutti. Birra02
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#2

ridurre al minimo i travasi, evitare di travasare da rubinetto a rubinetto, inutile aprire il fermentatore per togliere i luppoli, movimentare il meno possibile la birra fredda, specie se si tratta di birre luppolate, iniziare ad informarsi sull'utilizzo della CO2

Tilt Brewery
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#3

Perché sconsigli il travaso da rubinetto a rubinetto? A me sembra di splashare molto meno, zero schiuma
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#4

(03-01-2018, 09:32 )Mario61 Ha scritto:  Perché sconsigli il travaso da rubinetto a rubinetto? A me sembra di splashare molto meno, zero schiuma

perchè si incorpora aria nella birra con la turbolenza che si crea nel rubinetto del fermentatore ricevente, soprattutto nella prima fase. Meglio collegare il tubo al rubinetto del fermentatore in alto e l'altro capo del tubo metterlo all'interno del fermentatore in basso.

Tilt Brewery
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#5

Scusa cristiantilt,
ma se inserisco il contenitore inox con i luppoli da dry a meno che non posso lasciarli in ammollo  per tutti i giorni dal primo travaso a quello precedente l'imbottigliamento ( circa 25 ) non vedo altra soluzione che aprire  e sganciare dal coperto a cui è fissato. Ho letto che non si dovrebbe superare i 3 - 4 giorni di DH per non rilasciare residui troppo erbacei o aromi non troppo "desiderati". Credo anche di capire che l'ossidazione si sviluppa solo in fase di "turbolenza" perché in diverse fasi si lavora a tino scoperto, esempio classico l'imbottigliamento dove ogni tanto si dà una delicatissima mescolata per non stratificare lo zucchero del priming oppure lo stesso travaso che consigli tu a fine fermentazione. ho sempre fatto da rubinetto a rubinetto a fermentatori chiusi perché pensavo fosse il modo più efficace per evitare aria ma inceve ogni giorno se ne impara una!!!!!!!!
saluti
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#6

Ricorda anche di chiudere finestre, porte, cancelli, trattenere il respiro e saturare tutta la casa con CO2. Il travaso fallo con un cucchiaino, anzi con un contagocce.
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#7

(03-01-2018, 02:13 )beppe60 Ha scritto:  Scusa cristiantilt,
ma se inserisco il contenitore inox con i luppoli da dry a meno che non posso lasciarli in ammollo  per tutti i giorni dal primo travaso a quello precedente l'imbottigliamento ( circa 25 ) non vedo altra soluzione che aprire  e sganciare dal coperto a cui è fissato. Ho letto che non si dovrebbe superare i 3 - 4 giorni di DH per non rilasciare residui troppo erbacei o aromi non troppo "desiderati". Credo anche di capire che l'ossidazione si sviluppa solo in fase di "turbolenza" perché in diverse fasi si lavora a tino scoperto, esempio classico l'imbottigliamento dove ogni tanto si dà una delicatissima mescolata per non stratificare lo zucchero del priming oppure lo stesso travaso che consigli tu a fine fermentazione. ho sempre fatto da rubinetto a rubinetto a fermentatori chiusi perché pensavo fosse il modo più efficace per evitare aria ma inceve ogni giorno se ne impara una!!!!!!!!
saluti
Se da quando inserisci i luppoli per il DH a quando imbottigli fai passare 25gg c'è qualcosa che va nella procedura.
Solitamente in ambito casalingo si aggiungono i luppoli a fine fermentazione (o quasi) e si lasciano alla stessa temperatura di fermentazione per 2-3gg dopo di che si abbatte la temperatura per 3-5gg, si procede al travaso prima di imbottigliare. Possono passare toh, 10gg, ma 25 sono tantissimi.

Per quanto riguarda il resto sono stufo di rispondere a stupide provocazioni, mi avete stancato.

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#8

in seconda fermentazione di solito per essere tranquillo  lascio circa 10 gg. per gli altri quindici di winterizzazione  mi è stato suggerito da un'amico  molto esperto in queste cose  che afferma  insufficiente la durata dei soliti 3-5 giorni per la precipitazione completa  delle particelle più piccole. comunque tornando alla mia domanda  vorrei capire se l'ossidazione avviene solo in caso di turbolenze, splashiate varie, etc... in quanto come detto diverse fasi si fanno a tino aperto . Poi il discorso dei luppoli come momento critico ai fini ossidativi  sarebbe utile spiegarne  il perché.
Per i vari commenti sarcastici vi assicuro che  vivo questo hobby in modo assolutamente semplice, non ho da dover rendere conto a nessuno di come è o sarà la mia birra  ma come in tante altre cose della vita reputo che sia meglio una cosa fatta bene che non una  scadente ed approssimativa. Per questo penso sempre che ogni suggerimento, consiglio , etc..... potrebbe essermi di molto aiuto per poter eliminare certi errori o valutazioni sbagliate ed alla fin fine raggiungere il mio  vero interesse : BerMI una birra buona e soprattutto con meno difetti possibili.  Credo che non si finisca mai d'imparare e che sicuramente con la giusta umiltà  e buoni maestri non si possa che migliorare.
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#9

La durata delle fasi di fermentazione e cooling dipende principalmente dallo stile e dal lievito utilizzato. Per la maggior parte delle Ale, dopo 7-10 giorni puoi far partire la winter (avendo constatato che la FG è stabile). La durata di questa fase può essere prolungata più o meno a piacere ma con le dovute accortezze: ad esempio se non fai il travaso intermedio (che personalmente ti sconsiglio) e hai intenzione di fare una lagerizzazione di 3-4 settimane, allora meglio travasare in questo momento.
Per il discorso ossidazione: in ambito casalingo è difficilissimo non ossigenare la birra. Possiamo solo cercare di limitare i danni (appunto cercando di ridurre le esposizioni). Dopo la rifermentazione, il mantenimento delle birre al fresco e il berle abbastanza in fretta, aiuta un po’. Ma le variabili sono talmente tante che, almeno in ambito casalingo, difficilmente si riesce a controllarle tutte e l’ossidazione è sempre in agguato. Ma la soglia di percezione è abbastanza alta, quindi a meno che non la combiniamo grossa, possiamo comunque realizzare un buon prodotto.
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#10

Non è una domanda provocatoria Smile , ma l'ossidazione a livello percettivo come si riconosce?
Non sono un esperto di degustazione, probabilmente tutte le mie birre fatte un minimo di ossidazione ce l'avranno, o forse anche tanto!
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