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BrewDay Release Candidate 1
#11

Mi sembra di capire che l'inerzia la gestisci a mano non hai implementato controlli PID o sbaglio?
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#12

(22-02-2016, 11:55 )blackwolf Ha scritto:  Mi sembra di capire che l'inerzia la gestisci a mano non hai implementato controlli PID o sbaglio?
Che intendi con controlli PID? Io imposto una temperatura a cui il sistema si deve fermare nel caso di cambio ed un tempo di attesa superato il quale verifico se la temperatura è stata raggiunta.

GG
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#13

Serve un controllo di tipo PID (https://it.wikipedia.org/wiki/Controllo_PID) per gestire correttamente l'inerzia termica specie quando utilizzi resistenze elettriche altrimenti non avrai mai una temperatura costante e precisa oppure ci diventi scemo per mantenerla. E' lo stesso problema di cui soffre Easybrew e che invece è il punto di forza di progetti come Ardbir
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#14

(23-02-2016, 03:53 )blackwolf Ha scritto:  Serve un controllo di tipo PID (https://it.wikipedia.org/wiki/Controllo_PID) per gestire correttamente l'inerzia termica specie quando utilizzi resistenze elettriche altrimenti non avrai mai una temperatura costante e precisa oppure ci diventi scemo per mantenerla. E' lo stesso problema di cui soffre Easybrew e che invece è il punto di forza di progetti come Ardbir

Non conosco bene il progetto ArdBir magari adesso gli do un'occhiata.
Comunque BrewDay è progettato per impianti a gas dove con le elettrovalvole non riesci ad avere un controllo sul flusso del gas ma puoi "giocare"
solo con aperto/chiuso. 
Quindi l'unico modo che ho trovato per aggirare il problema (sono aperto a tutti i consigli!! ) è di impostare un delta di temperatura 
(Tolleranza Rampa di Salita) che viene detratta alla temperatura di step e aspetto un tempo (Tempo di inerzia Rampa) entro il quale se non viene raggiunta riapro il gas.
Considera che tutti questi valori dipendono sicuramente dall'impianto e dalla quantità di birra che si produce e sono tutti impostabili da programma.

GG
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#15

Sicuramente con il gas hai un pò meno inerzia termica rispetto all'elettrico ma comunque non avrai mai una gestione precisa senza un controllo di tipo PID e soprattutto anche se trovassi un valore delta di temperatura e tempo dubito che potrai utilizzarlo come valore fisso per tutte le tue cotte anche se non cambi l'impianto, dato che l'inerzia dipende anche da quantità d'acqua, malti e tipo di malti. Dovresti in ogni caso correggerlo di volta in volta. E' un buon inizio ma senza una gestione automatizzata dell'inerzia sarà sempre impreciso ripsetto a controllori di tipo PID o con librerie PID tipo Ardbir
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#16

(24-02-2016, 06:48 )blackwolf Ha scritto:  Sicuramente con il gas hai un pò meno inerzia termica rispetto all'elettrico ma comunque non avrai mai una gestione precisa senza un controllo di tipo PID e soprattutto anche se trovassi un valore delta di temperatura e tempo dubito che potrai utilizzarlo come valore fisso per tutte le tue cotte anche se non cambi l'impianto, dato che l'inerzia dipende anche da quantità d'acqua, malti e tipo di malti. Dovresti in ogni caso correggerlo di volta in volta. E' un buon inizio  ma senza una gestione automatizzata dell'inerzia sarà sempre impreciso ripsetto a controllori di tipo PID o con librerie PID tipo Ardbir

Ho dato un'occhiata veloce alle caratteristiche di ArdBir e sinceramente non penso che la logica sia molto distante da quella che ho utilizzato io.
Il sofwtare che ho implementato è a tutti gli effetti un PID dato che attraveso le sonde legge la temperature di MASH e SPARGE, la confronto con quella dello step corrente
e decide cosa fare con il fornellone/RIMS (unica operazione che puoi fare non è che puoi raffreddare le resistenze per abbassare la temperatura) 
Quando nelle caratteristiche di di ArdBir leggi "Full pid configuration" secondo me si intende proprio il fatto di decidere proprio il gap di temperatura
da utilizzare prima di raggiungere i vari step.
In alternativa si potrebbe implementare un algoritmo che dalla velocità di salita della temperatura calcoli la temperatura di inerzia e il suo tempo, ma secondo
me si rischia di fare pause e accensioni continue che allungherebbero il tempo di rampa. (In questo caso comunque dovresti avere dei valori cablati dentro il software, a questo punto preferisco che sia l'utente a sceglierle)
Ieri ho fatto la mia prima cotta e devo dire che a parte qualche piccola correzione sui parametri sono rimasto molto vicino alle temperature di step (meno di 0,6°C di differenza)
che ritengo sia ottimo per una centralina da meno di 100 euro.

Spero di rilasciare quanto prima una versione stabile in modo che anche qualcun altro lo possa testare e darmi le proprie impressioni.

GG
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#17

Da quello che hai scritto l'unica cosa che deduco è che tu non abbia ben compreso il funzionamento della logica PID
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#18

(26-02-2016, 06:41 )blackwolf Ha scritto:  Da quello che hai scritto l'unica cosa che deduco è che tu non abbia ben compreso il funzionamento della logica PID

Scusa il ritardo, ma non sempre riesco a seguire il forum.
Adesso sto lavorando alla gestione della luppolatura, poi penso di
sostituire l'algoritmo di gestione del controllo di temperatura con una libreria PID. Anche perché i benefici li vedresti con i multi step, nel mono step non credo ci siano differenze apprezzabili.

GG
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#19

Beh non proprio serve anche per il mantenimento della temperatura, in quanto calcola di quanto aumenta la temperatura nel tempo e spegne il riscaldamento di conseguenza lasciandola salire per inerzia termica
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#20

(05-04-2016, 04:03 )Odin Ha scritto:  Beh non proprio serve anche per il mantenimento della temperatura, in quanto calcola di quanto aumenta la temperatura nel tempo e spegne il riscaldamento di conseguenza lasciandola salire per inerzia termica
Sì questo è vero ma comunque posso impostare i due Gap di accensione e spegnimento della temperatura di Step che non saranno perfette ma per il momento sono risultate ottimali, sicuramente con la logica pid è l'ottimo.

GG
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