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Precisione sonde PT100
#1

Ho provato la sonda PT100 che ho (economica) con il Rex C100.
A 67°C la differenza con il termometro analogico (di cui sono certo della precisione) è circa 4°C in meno e questo scarto è pressochè costante lungo tutto l'arco 50-70°C.

Le vostre sono più precise?
differenze con PT1000 e tipo K ?
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#2

Se lo scarto è costante dovresti avere una funzione di correzione della lettura......in ogni caso il tuo problema non è la sonda. Non aspettatevi precisione da strumenti da 20 euro

La chiesa è vicina, il bar è lontano, la strada è ghiacciata. Camminerò con attenzione
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#3

la mia pt 100 pixsys con atr 142 e'precisissima misura il grado con 3 decimali(0,000) come ha scritto cencio il termoregolatore deve avere un opzione per tarare la sonda
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#4

Il numero di decimali in uno strumento non è indice della sua precisione, è facile dividere una cifra in decimali, tutt'altra cosa la precisione totale dello strumento e del suo assieme con la sonda
Come è stato detto se lo scarto è costante (buona cosa) serve correggere l''offset dello strumento.
Durante la cotta che ho fatto due gg fa ho confrontato la lettura della sonda del term. elettronico che uso con quella dei term. a liquido colorato della Mr Malt, usando ghiaccio fondente ho visto quale sballava di 3 gradi ( in fase di bollore il digitale dava ancora il valore corretto).
Anche il Pixys è uno strumento economico ma è difficile che sia la Pt100 a sballare, poi attenzione : ce ne sono a 2, 3 e 4 fili per avere minori errori di lettura, importante (sempre, con ogni tipo di sensore) è di non avere quei fili che portano un segnale molto debole ( nel caso ti termocoppie J o K per esempio sono millivolts CC ) che corrano paralleli o comunque vicini a quelli di potenza (alimentazione di una resistenza o di un frigo per esempio) perchè il campo magnetico generato dalla corrente alternata potrebbe influenzarne la lettura (per cui mai infilarli in una stessa guaina). Tra la Pt 100 e una TC K meglio la prima, specie se ottimizzata per un campo specifico ristretto ( 0 - 120° C per esempio ) perchè la TC K è per forni ind.li che arrivano anche a 1000° dove il decimo conta molto poco.

P.s. : il mio termometro digitale usa sonde intercambiabili di tipo K , ha risoluzione di 0,1°C e precisione dichiarata dello 0,2% +/-1°C nel campo -50/+199,9°C, ha oltre vent'anni e se consideri che lavoriamo in un range ristretto l'errore max che potrei avere sarebbe di 1,2° a 100°(in + o in meno), minore al di sotto degli 80 che sono il limite durante il mash visto che la temp. di bollitura non si controlla. I limiti dei campi delle varie trasformazioni (proteasi, amilasi , fermentazion etc) ci lasciano dei margini di sicurezza abbastanza ampi da lavorare senza troppi patemi a patto di non fare le soste esattamente su quei limiti. Senza avere riferimenti sicuri testa i tuoi strumenti in ghiaccio fondente e acqua, la temp. resta costante a 0 fin che non si sia del tutto sciolto e poi in acqua (distillata) in bollore per testare a 100°.
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#5

Pure io uso strumenti che avranno 15/10anni, un shinko e un Honeywell...uso una termocoppia J confrontata con termometro da laboratorio ed è precisa e reattiva. Pt100 sarebbe sicuramente meglio. Inoltre i cavi delle sonde hanno una polarità non so se Fabrizio conferma...

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#6

(27-12-2014, 12:41 )Cencio Ha scritto:  Pure io uso strumenti che avranno 15/10anni, un shinko e un Honeywell...uso una termocoppia J confrontata con termometro da laboratorio ed è precisa e reattiva. Pt100 sarebbe sicuramente meglio. Inoltre i cavi delle sonde hanno una polarità non so se Fabrizio conferma...

certo, ce l'hanno, alla fine la Pt100 è forse quella più usata nei processi a temperature relativamente basse e nell'alimentare, io per lavoro uso quasi soltanto TC J e Pt100, le prime su estrusori e impianti vari per lav. mat. plastiche, per via dell'assoluta semplicità e robustezza, le seconde dove serva una precisione migliore (suppongo l'abbia...) ma scommetto che se andassimo a curiosare tra i data sheet dei fabbricanti riguardo alla precisione delle une o delle altre scopriremmo che per quello che serve a noi vanno benone entrambe. La scelta verte più sulle Pt100 credo a causa della disponibilità di forme costruttive più adatte al nostro utilizzo, per dire ne ho trovate con bulbo corto e connettore DIN (tipo "elettrovalvola" ) di modo che si può staccare il cavo e smontarla facilmente per la pulizia, posso usare un cavo siliconico lavabile mentre le TC di solito hanno cavi con calza di schermo metallica per cui non lavabile. Inoltre se servisse allungare il cavo di TC (J, K etc) bisogna usare dei cavi appositi, fatti con gli stessi conduttori mentre per le Pt100 vanno bene i normali cavetti in rame. Per contro le Pt100 costano di più ( Pt sta x platino...) ma sono anche più facilmente disponibili appunto in certe forme più consone alle nostre pentole. Io credo che eventualmente una cosa che conta molto nel controllo del processo temperatura sia la presenza o assenza di un pozzetto, io dove posso lo evito sempre, fluido a contatto diretto con il bulbo ad evitare potenziali errori e ritardi nella lettura che avrebbero un peso molto maggiore che non la precisione intrinseca del sensore. Il pozzetto si usa dove ci siano in ballo pressioni alte, dove il materiale del sensore sia incompatibile con il fluido, dove si voglia eventualmente togliere il sensore " a pentola piena", situazioni che almeno a me sembrano remote visto che le Pt100 si trovano in Inox 304/316, con filettature gas fisse o con raccordo. Come accennavo giorni fa a proposito dei termometri analogici a liquido da montarsi sulle pentole
c'è un problema prettamente commerciale, articoli particolari vanno ordinati, a volte c'è un minimo lotto /minimo fatturabile/no vendita a privati, delle consegne a X settimane , cose del genere. Ricordo che qui girava il link ad un sito di E-commerce tedesco che vende molti articoli interessanti nel campo della termoregolazione ma adesso non saprei come cercarlo, se i data sheet dei singoli articoli sono disponibili basta navigarci un poco per capire quale sia la strada migliore da seguire, essendo rivenditori il problema del minimo lotto non si porrebbe.
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#7

Il sito dovrebbe essere sensorshop24

Io uso il pozzetto, infatti mi serve sfilare la sonda a fine mash. Riguardo la questione dei disturbi dovuti al campo magnetico, io sulla stessa pulsantiera ho lo strumento e un selettore on/off per attivare la resistenza dell'acqua di sparge (2000W)....pensi possa influire?

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#8

(27-12-2014, 01:26 )Cencio Ha scritto:  Il sito dovrebbe essere sensorshop24

Io uso il pozzetto, infatti mi serve sfilare la sonda a fine mash. Riguardo la questione dei disturbi dovuti al campo magnetico, io sulla stessa pulsantiera ho lo strumento e un selettore on/off per attivare la resistenza dell'acqua di sparge (2000W)....pensi possa influire?

I disturbi da campo magnetico in C.A. si hanno principalmente nei casi in cui i cavi di potenza e segnale siano posati vicini e paralleli, quindi entro canaline o guaine, nella scatola in cui hai gli strumenti i vari fili immagino siano "random" e allora non mi preoccuperei, semmai vedi se puoi disporli di modo che restino il più possibile lontani. La soluzione migliore quando si usino termoregolatori vari sarebbe quella di usare un SSR (relè a stato solido) con commutazione zero crossing (al passaggio della sinusoide di corrente per lo zero, usandolo per resistenze è uno standard) così che praticamente commuta senza carico : eviterebbe l'inevitabile arco tra i contatti che invece si ha nei relè e contattori che va a disturbare invece l'alimentazione dello strumento stesso visto che in questi casi è in parallelo. Nelle istruzioni di strumenti da oltre 100 euro ho letto che si consigliava di alimentarli con un trasformatore , con l'SSR z.c. si avrebbero già due risultati evitando il trafo. Ma ti sarai accorto se la lettura sballa quando commuti la resistenza specie tra On e Off
Piccole cose ....
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