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angolo bio
#11

interessante Alex, grazie !


Parlando di alimentazione: per me il problema non è tanto biologico o integrato etcetc. Il problema è la qualità e la salubrità di quello che mangiamo.
Tutti parlano della dieta mediterranea, ma se le mie verdure crescono sotto un giacimento di uranio, naturale o.....meno, quanto sana sarà la mia verdura, rispetto a chessò, una bistecca da 400 gr? Smile
E' un problema preoccupante, di cui ho scoperto l'impatto solo poco tempo fa, con i (magari discutibili) servizi delle iene su la terra dei fuochi. Ammetto la mia ignoranza e non avevo letto i libri di Saviano che parlano di ciò...
E' inevitabile che i tumori impennino in zone così contaminate... ;( ;( e chissà quante ne esistono anche nel resto d'Italia...

FJF - FJF beer SPA Smile
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#12

secondo me su quella questione c'è una grossa strumentalizzazione in questo momento, non ne so il fine ma è evidente che se in Italia un problema che esiste da oltre 20 anni è stato placidamente ignorato da tutti con il beneplacito di media,istituzioni ( e della gente stessa che mo fanno tutti i santi, ma quanti sono stati PAGATI dalla camorra per farsi seppellire la roba sotto casa?) d'improvviso diventa di dominio pubblico ed interessante di sicuro qualcosa c'è sotto...

Un sorso di birra alle verdi brughiere, e un altro ai mocciosi coperti di fango, un brindisi anche agli gnomi e alle fate e ai folletti che corrono sulle tue strade....
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#13

Il biologico ragazzi è cosa seria a mio avviso: non è solo un modo di mangiare, ma anche di concepire l'agricoltura e tutto ciò che ne è correlato.
Significa biodiversità, significa anche combattere lo sfruttamento del lavoro, significa rispetto dell'ambiente e lotta contro l'ogm, significa rispetto degli animali allevati.
Fare e usare biologico è essere rivoluzionari in un mondo dove la globalizzazione invece di portare il diverso tende verso un appiattimento dei costumi e dei sapori e della concezione della vita. Se fosse per le multinazionali (vedi quello che stanno facendo in India) mangeremo un solo seme ogm e carne di allevamento intensivo. Vedi anche i tentavi di catalogazione dell'agenzia per i semi europea che sta tentando di creare una mostruosa macchina burocratica per mettere fuori legge i semi che non vengono riconosciuti e impoverire i già poveri agricoltori. Insomma, non bisogna fare di tutta l'erba un fascio e sopratutto bisogna scegliere cosa mangiare e bere con attenzione. Per il prossimo ordine un pale ale biologico non me lo toglie nessuno

Lollo

"Esplorai le religioni e l'alcol: trovai in quest'ultimo maggiori speranze di consolazione duratura"

"Odio la guerra, detesto gli eserciti, amo combattere"

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#14

(26-10-2013, 02:33 )Lollo Ha scritto:  Il biologico ragazzi è cosa seria a mio avviso: non è solo un modo di mangiare, ma anche di concepire l'agricoltura e tutto ciò che ne è correlato.
Significa biodiversità, significa anche combattere lo sfruttamento del lavoro, significa rispetto dell'ambiente e lotta contro l'ogm, significa rispetto degli animali allevati.
Fare e usare biologico è essere rivoluzionari in un mondo dove la globalizzazione invece di portare il diverso tende verso un appiattimento dei costumi e dei sapori e della concezione della vita. Se fosse per le multinazionali (vedi quello che stanno facendo in India) mangeremo un solo seme ogm e carne di allevamento intensivo. Vedi anche i tentavi di catalogazione dell'agenzia per i semi europea che sta tentando di creare una mostruosa macchina burocratica per mettere fuori legge i semi che non vengono riconosciuti e impoverire i già poveri agricoltori. Insomma, non bisogna fare di tutta l'erba un fascio e sopratutto bisogna scegliere cosa mangiare e bere con attenzione. Per il prossimo ordine un pale ale biologico non me lo toglie nessuno

Lollo

Certo lollo, hai ragione però ci sono anche molti soggetti che vedono solo una possibilità di lucro e di vendere le cose più care .
Basti pensare che non c'è un organo pubblico, e anche qui le truffe potrebbero esserci, che certificano il prodotto biologico, ma agenzie private pagate delle aziende stesse che devono certificare, che concordano i controlli e accompagnano le aziende che decidono di abbandonare il convenzionale a vantaggio del biologico.
Si dovrebbe creare un sano conflitto di interesse come c'è tra una asl e un qualsiasi figura professionale che opera nell'ambito alimentare.

È qui i gruppi grossi hanno ovviamente più possibilità.
Certo che quando una granarolo dal oggi al domani immette nel mercato uova, latte e yogurt bio qualche domanda me la pongo.

Poi certificarsi bio ha un costo che moti piccoli produttori non possono permettersi.

Lorenz

dai diamanti non nascon niente, dal letame nascon i fior.
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#15

(26-10-2013, 11:50 )alexander_douglas Ha scritto:  secondo me su quella questione c'è una grossa strumentalizzazione in questo momento, non ne so il fine ma è evidente che se in Italia un problema che esiste da oltre 20 anni è stato placidamente ignorato da tutti con il beneplacito di media,istituzioni ( e della gente stessa che mo fanno tutti i santi, ma quanti sono stati PAGATI dalla camorra per farsi seppellire la roba sotto casa?) d'improvviso diventa di dominio pubblico ed interessante di sicuro qualcosa c'è sotto...

mah...credo che molto sia venuto fuori da quei servizi delle iene, e sappiamo benissimo che la tv è molto più guardata rispetto alla lettura di un libro, per altro molto quotato come quello di Saviano.

Siamo "tutti", per certi versi complici...dalle fabbriche di Marghera a quasi un passo da casa mia, alle altre industrie del nord, agli autoctoni compiacenti...è un bel problema, nonchè segno di enorme degrado della nostra civiltà...Sad

(26-10-2013, 02:33 )Lollo Ha scritto:  Il biologico ragazzi è cosa seria a mio avviso: non è solo un modo di mangiare, ma anche di concepire l'agricoltura e tutto ciò che ne è correlato.
Significa biodiversità, significa anche combattere lo sfruttamento del lavoro, significa rispetto dell'ambiente e lotta contro l'ogm, significa rispetto degli animali allevati.
Fare e usare biologico è essere rivoluzionari in un mondo dove la globalizzazione invece di portare il diverso tende verso un appiattimento dei costumi e dei sapori e della concezione della vita. Se fosse per le multinazionali (vedi quello che stanno facendo in India) mangeremo un solo seme ogm e carne di allevamento intensivo. Vedi anche i tentavi di catalogazione dell'agenzia per i semi europea che sta tentando di creare una mostruosa macchina burocratica per mettere fuori legge i semi che non vengono riconosciuti e impoverire i già poveri agricoltori. Insomma, non bisogna fare di tutta l'erba un fascio e sopratutto bisogna scegliere cosa mangiare e bere con attenzione. Per il prossimo ordine un pale ale biologico non me lo toglie nessuno

Lollo

il discorso che fai è correttissimo, ed ammirevole. Resto anche io sconcertato dalla standardizzazione dei gusti e delle offerte , ormai non solo in campo agroalimentare ma anche di come ci vestiamo, di che strumenti usiamo (tutti sti smartphone tutti uguali) etcetc.

Quello che certe volte mi puzza, di questo decantato biologico, è quello sottolineato magistralmente da Lorevia. Il biologico tira perchè è di moda... Ma quanto c'è di realmente biologico ?

Non sto parlando dei prodotti mr malt ovviamente, la riflessione è in generale.

FJF - FJF beer SPA Smile
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#16

Biologico... che cavolo di parola...
Scusatemi ma per un nostalgico come me, la parola "biologico" non vuol dire proprio nulla. Quando ero piccolo c'erano i contadini che ti vendevano le cose raccolte nel loro orto, ed era il non plus ultra del cibo sano, profumato e saporito. Avevi un pezzetto di orto e ti coltivavi le tue carote. Le raccoglievi, le lavavi e le mangiavi con la buccia...
Qualcuno ha mai mangiato una carota con la buccia?...... Se non l'avete mai fatto, beh... non fatelo. Adesso non avrebbe più senso. Sperare che l'unica cosa positiva della crisi globale sia il ritorno alle origini, sarebbe pura utopia.
Adesso per poter ritrovare certi sapori devi cercare la roba "biologica"..... mah....
Discorso lungo e difficile, io passo e scusate lo sfogo....

Torno a pensare alla nostra amata birra, torno a farmi qualcosa che non sarà biologico per cercare di gustare qualcosa che non sia commerciale..... uff ....

"se fosse possibile cambierei il mio cuore con un secondo fegato, potrei bere il doppio e fregarmene di tutto"
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#17

Ma è giusto il prezzo del Cascade da 5KG.. 2.510,90?? sti ca'..!!

e sembra dire ai contadini curvi quel fischio che si spande in aria; "fratello non temere, che corro al mio dovere!"..
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