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Avviare un'attività brassicola - Il sogno
#11

(10-11-2014, 01:54 )Paul Ha scritto:  sarebbe come pensare di aprire una pizzeria con questo

hey hey sul fornetto Ferrari non si scherza Big Grin ...in effetti, ho organizzato un giropizza X6 e sono impazzito Big Grin

A volte cerchi la felicità dappertutto e poi la trovi in frigo, fredda e da 66cl
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#12

Io non credo che sia illegale produrre birra a livello commerciale usando l'e+g.....gli estratti vengono usati parzialmente da molti più birrifici di quanto pensiamo noi ( sopratutto negli states)....certo però come costi sicuramente non conviene , ma basta poco per capirlo. Anche in piccolo è così. Quello che invece è sicuramente impossibile è avviare un'attività produttiva senza un impianto a norma: sono abbastanza convinto che un semplice braumaister di certo non basta per figurarsi come impianto a norma....servono tutta una serie di cose che quelli che fanno i controlli non vedono l'ora di sguazzarci dentro per fare multe e fare cassa.....se poi decidi di non configurare la cosa alla luce del sole non sto neanche a dirti che ciò costituisce una frode, e sicuramente farlo per somministrazione nel tuo locale mi sembra il modo più rapido per farsi beccare. Discorso ben diverso aprire un circolo e fare somministrazione con licenza di altri alcolici, di birre altrui....è una cosa che con la dovuta competenza ed amore e passione si può fare tranquillamente.

Un sorso di birra alle verdi brughiere, e un altro ai mocciosi coperti di fango, un brindisi anche agli gnomi e alle fate e ai folletti che corrono sulle tue strade....
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#13

Credo che Comero intendesse in via filosofica

Ogni volta che ad un homebrewer viene un idea stramba, nel mondo un mastro birraio muore!!!


Cascade - Saaz - EK Golding - Hellertau
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#14

No vabbè illegale non lo è perchè si tratta pur sempre di birra ma:

1- un conto sono i kit, un conto sono le ricette proprie
2- fare e+g per un birrificio non ha un rapporto costo/beneficio favorevole
3- chi ne capisce un pò di birre artigianali non comprerebbe una e+g comunque
4- le beghe burocratiche per mettersi in proprio non sono da poco se si tratta di alcoolici
5- a quelle quantità a cotta basta che metti caso uno abbia bisogno per fare una festa e ti svuota la scorta...

Non per smontarti però visto che si tratta di investimento comunque non proprio da poco, pensaci bene prima di lanciarti
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#15

si ma legalmente tu non sei obbligato ( almeno fino ad ora) a scrivere che usi estratti....la normativa italiana sulle etichette era fin ad ora abbastanza vaga e potevi omettere molte cose, figurarsi sui fusti che non hanno manco una etichetta esplicativa stile bottiglietta.Questo per dire " molta gente non comprerebbe una e+g sapendo che è una e+g"....eh già sapendolo, ma scommetto che molti "esperti" non saprebbero distinguere una e+g fatta come si deve da una AG

Un sorso di birra alle verdi brughiere, e un altro ai mocciosi coperti di fango, un brindisi anche agli gnomi e alle fate e ai folletti che corrono sulle tue strade....
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#16

qualcuno esperto in materia sa se e dove è regolato il discorso dell'impianto? anche io penso sia illegale farlo senza un vero impianto; peró pensavo ad esempio ad una pasticceria che per produrre avrà bisogno di attrezzatura a norma (forno, teglie, contenitori e refrigeratori ecc.) ma non di un "impianto". così anche una cucina. immagino per produrre birra non bastino attrezzature e pentole ideonee, ma un vero e proprio impianto per la conta fiscale della produzione.
qualcuno puó confermarlo e fare luce?
ciao e grazie
carlo
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#17

Vi ringrazio per aver partecipato alla discussione con i vosti pareri. Wink

Ora rispondo ad alcuni post:

(10-11-2014, 06:06 )Cencio Ha scritto:  L'entusiasmo non ti manca...ho molti dubbi sul tuo progetto, ma vista la tua laurea ne saprai più di me. Una cosa sola: il mercato della birra è saturo r sinceramente io una birra in e+g non la comprerei mai (a che prezzo poi?)...magari comincia a studiare per passare ad AG
Studiare sicuramente, quello è proprio il minimo!

In realtà la questione E+G è semplicemente fine a sè stessa, più nel dettaglio...(leggi oltre)

(10-11-2014, 11:11 )Paul Ha scritto:  In questi casi non so mai se incoraggiare la passione oppure essere realistico Smile

Alcuni punti mi lasciano perplesso...

-L apprezzamento per i kit, un kit è un kit, così come l hai fatto tu così è venuto quasi identico a tutti (noi). Un conto è il parere positivo di un amico (ignorante in materia presumo ma non fraintendere) quando gli offri una birra un altro conto è quando questa birra la deve pagare.

-con l e+g (che è la tecnica che uso) non si va da nessuna parte. Costi troppo alti e tempi troppo lunghi prima di poter servire. Problemi di magazzino ecc ecc. Se infusti devi essere sicuro che in 24 ore lo finisci.

-fiscalità varia. Abbiamo il commercialista del forum che ne saprà più di me ma l alcool è dello stato, la produzione implica una burocrazia assurda con contatori tra tini e fermentatori e via dicendo.
Un conto è il bar del circolo sportivo che vende due birrette e una coca ai genitori che vanno a vedere la partita dei figli un altro è la produzione.
Per assurdo ti viene più facile aprire un nightclub

-volumi. Per mantenere due dipendenti, affitti balzelli vari devi incassare 10.000 € al mese.
Un dipendente che guadagna 1100 € al mese ne costa quasi 25.000 all anno ad un azienda.
Come sia possibile farlo con 100 litri prodotti al mese non ne ho idea.

-filosofia. Se gia si parla di lavoro d ufficio e di essere la mente...
-E' giustissimo, tuttavia sono sicuro di avere chi pagherebbe per birre da kit, figuriamoci le E+G. Chiedo scusa se pecco di presunzione ma posso assicurare che non sono castronerie, posso solo dire che conosco i giri "giusti" e ho contatti con altri circoli in cui lavorano amici. Il prezzo della birra è simbolico e deve coprire il più possibile i costi perchè lo scopo della mia iniziativa sarebbe potermi autofinanziare (purtroppo sono disoccupato al momento) facendo pratica a spese zero o circa. Mi serve chi mi dia feedback e che consumi ciò che ho in magazzino, vedetela come una mera questione di marketing (l'avere feedback, opinioni, pubblicità) nonchè logistica.

- Anche qui è vero, purtroppo, tuttavia come ho scritto sopra l'idea è più rivolta ad uno scopo didattico, se si può dire, quindi ci si può accontentare delle bottiglie da 0,33/0,50 di frigo.

- Per questo aspetto ci sono diverse possibilità tra cui la più interessante sembra appoggiarsi a circoli tipo Arci che si occupino loro di questi aspetti "a monte", in alternativa abbiamo un commercialista a "portata di mano" che può darci informazioni. Speriamo belle informazioni, ecco.

- L'affitto del circolo è di 600€ annui, consegnato espressamente a chi si occupa di circoli più o meno ricreativi. Di questo si è occupato il mio socio, non so altro oltre questa frase ma posso dirvi che ad esempio già Arci chiede circa 600€ annui più 10€ di rimborso per tessera che facciamo ai soci. Per gli stipendi conta che come dicevo siamo tutti amici e soci, quindi in teoria i guadagni vanno a coprire stipendi e non (si spera di guadagnare a sufficienza) ma chiaramente non saranno 1000€ al mese dato. Da definire.

- Non ho capito cosa vuoi dire qui, mi spiace

(10-11-2014, 12:37 )vez Ha scritto:  Faccio una domanda...come fa l usl a darti il benestare facendo la tua birra gia in E+G .ma sopratutto senza un impianto marcato e a norma?
(10-11-2014, 01:42 )COMERO83 Ha scritto:  non per essere maligni ma spero che non esistano ne mai esiteranno birrifici che fanno E+G...

detto questo fare un birrificio a norma ti posso assicurare che ti passa la voglia quando viene l'asl della tua zona che sono una manica di incompetenti, ti dicono i lavori che devono fare senza sapere se effettivamente va bene perkè l'asl il + delle volte quando si parla di birrificio non ha nessuna esperienza...

la produzione in E+G costa molto di + quindi avrai dei costi al litro spropositati.
Questo purtroppo lo so, anche se so che qui in Lombardia c'è il più alto numero di microbirrifici in Italia quindi se non altro le statistiche sono dalla mia parte...qualche asl saprà più di zero XD

Comunque ripeto anche per voi, io non apro un birrificio vero e proprio ma bensì produco, servo e vendo con tutti i controlli igienici del caso.

Questa è l'attività del birrificio, vero, ma è altamente possibile che ci sia qualche cavillo da sfruttare come ad esempio "entro tot litri all'anno non sei considerabile un birrificio" e via discorrendo.

Io proseguo nell'informarmi, ho la fortuna di avere l'asl di competenza qui vicino.

Sento che si può iniziare in questa maniera, il problema è sempre la burocrazia incomprensibile.

---

PS. un ultima cosa: sul fatto che gli esperti non comprerebbero E+G io posso darvi tutta la ragione del mondo, tuttavia non avrei assolutamente l'idea di propormi come birrificatore di estrema qualità, anche perchè pensavo di non mettere un marchio ma solo una denominazione del tipo di birra. La gente deve associare quella birra a qualcosa di prodotto dal circolo stesso, quindi di qualità nel senso che comunque è fatta come si deve, e certamente non aspettandosi di pagarla 5€ per 0,40l...direi più 2,50-3€ a bottiglia. Sempre con in mente il fatto di coprire la spesa come obiettivo primario. Il grosso delle entrate lo faranno gli alcolici in bottiglia (amari ecc..) ed i cocktail sui quali c'è un ricarico MOSTRUOSO per ogni singolo venduto.
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#18

Io sapevo che in Italia finalmente il legislatore differenzia tra birrificio (> 10.000hl) e microbirrificio (<10.000hl). E poi c'è la produzione casalinga non soggetta alla vendita.
Non sono a conoscenza di altre differenziazioni, anzi, entrambe sono il frutto di dure "lotte" perchè anni fa il piccolo produttore era equiparato alla multinazionale industriale ed era vietato produrre da sè.

Non ho ben capito come vuoi organizzare il circolo.
Presumo che l'ARCI per 50€ al mese non vi dia in affitto un locale tutto per voi ma vi metta a disposizione qualcosa da usare le classiche 2 volte a settimana.
Ti serve anche un magazzino per conservare indicativamente 7-800 bottiglie.

Al di là di questo, se tu volessi fare un circolo del barbeque avresti relativamente pochi problemi, è la produzione di alcolici che cambia tutto. Diventi sostituto d'imposta, ti serve una sede fisica di produzione, certificazioni varie.

Secondo me quello che volete fare è illegale. Perchè di fatto tu vorresti fare la birra a casa e poi venderla, non si può.

Sia chiaro qui nessuno vuole remare contro, avere due schiene in più che contribuiscono al bene pubblico non dispiace a nessuno e anche sapere che c'è un produttore in più di birra di qualità non guasta Birra07

Il rischio è che tu e il tuo amico lavoriate come dei neri per poi di fatto pagare la parcella al commercialista che deve seguirvi in tutte le faccende legate alle accise.

Comunque, se ti può interessare

http://hindoobeer.blogspot.it/2010/09/ap...results=15

http://hindoobeer.blogspot.it/2010/09/ap...results=15

http://hindoobeer.blogspot.it/2010/09/ap...results=15

http://hindoobeer.blogspot.it/2010/11/ap...results=15

Ogni volta che ad un homebrewer viene un idea stramba, nel mondo un mastro birraio muore!!!


Cascade - Saaz - EK Golding - Hellertau
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#19

Sì ma se paghi le accise (e lo devi fare) non copri neanche le spese mi sa....tienici informati

La chiesa è vicina, il bar è lontano, la strada è ghiacciata. Camminerò con attenzione
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#20

Visto lo stato come ci sguazza in queste cose, e in particolare come vessa i produttori brassicoli non ci giurerei che ti fanno fare una dichiarazione forfettaria entro tot litri anni

Un sorso di birra alle verdi brughiere, e un altro ai mocciosi coperti di fango, un brindisi anche agli gnomi e alle fate e ai folletti che corrono sulle tue strade....
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