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fa schifo
#11

Comunque mi piacerebbe capire le ragioni di gyve, apprendere da chi ha già sperimentato fa incrementare la propria cultura (in questo caso birraria) ed avere quindi più soluzioni per risolvere eventuali problemi.

Mi viene da pensare che fare priming nel fermentatore potrebbe presentare problemi si stratificazione di zucchero ed avere quindi, nella stessa cotta, delle bottiglie eccessivamente gasate ed altre assolutamente ferme...poi vallo a capire cosa è successo quando le apri e non riesci a capire il motivo; quindi fare priming nel fermentatore non vuol dire fare meglio, in ogni caso va fatto con attenzione e tranquillità.

MaxPensiero

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#12

certo che se uno avesse l'agitatore per fare whirpool, potrebbe tenerlo sempre acceso anche durante l'imbottigliamento. In questo caso la stratificazione sarebbe impossibile.
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#13

Imbottiglio sempre con mio padre: io mescolo dolcemente il mosto zuccherato, mio padre riempe 5/6 bottiglie. Poi ci fermiamo e io tappo.
Mi sembra essere un buon metodo, solo bisogna essere in due.

Lollo

"Esplorai le religioni e l'alcol: trovai in quest'ultimo maggiori speranze di consolazione duratura"

"Odio la guerra, detesto gli eserciti, amo combattere"

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#14

(27-02-2012, 11:39 )Tmassimo500 Ha scritto:  gyve, questioni di gusti o c'è dell'altro?

Cioè ho sempre ritenuto che con il priming fatto nel fermentatore si evita il problema di sbagliare le dosi di zucchero, specialmente quando si hanno bottiglie di misure diverse o specialmente con le bottiglie di spumante (da prosecco per capirci) che non hanno tutte 75 cl, a volte anche 70 cl a volte qualcosa di più, a volte non si capisce perchè oramai l'etichetta è andata.
Ad esempio io ho bottiglie da 33, 50, 66, 75 (circa), una baraonda.

E poi pensavo a quanto sarebbe scomodo mettere lo zucchero nelle bottiglie ancora umide dopo la sanificazione con il chemipro.

Fammi capire meglio, io accetto tutti i consigli, provo e poi valuto.

io effettuo il priming nelle bottiglie misurando il quantitativo di zucchero per ogni bottiglia con un bilancino di precisione (ovviamente non mi fido della precisione del misurino).

In pratica: peso lo zucchero a seconda della capienza della bottiglia, lo metto nella bottiglia aiutandomi con un imbuto, riempio di birra, tappo e passo alla bottiglia successiva.

È un lavoro indegno, ve lo garantisco, ma una volta che si prende la mano si fa velocemente e già se si è in 2 è una catena di montaggio perfetta perchè nel tempo che uno ha riempito una bottiglia l'altro ha già messo lo zucchero in quella successiva.

Personalmente lo preferisco perchè in questo modo evito di mescolare il mosto, evito eventuali stratificazioni, evito di aggiungere altra acqua al mosto fermentato (anche se poca e altamente zuccherina) e ottengo risultati in termini di carbonazione sempre identici tra una bottiglia e l'altra. Però non dico che sia migliore dell'altro metodo, sicuramente è più laborioso e non so se è effettivamente la maggior fatica è ripagata da una maggiore precisione o da un risultato finale è diverso. Io semplicemente mi trovo bene così.. Tongue

Per evitare infezioni ovviamente sanifico tutto ciò che entra a contatto con lo zucchero e lo zucchero stesso lo "pastorizzo" preventivamente mettendolo in un pentolino e riscaldandolo per qualche minuto sul fornello.
(28-02-2012, 12:42 )tom123 Ha scritto:  certo che se uno avesse l'agitatore per fare whirpool, potrebbe tenerlo sempre acceso anche durante l'imbottigliamento. In questo caso la stratificazione sarebbe impossibile.

in questo modo ossigeneresti però, che sarebbe anche peggio..
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#15

(29-02-2012, 12:28 )gyve Ha scritto:  io effettuo il priming nelle bottiglie misurando il quantitativo di zucchero per ogni bottiglia con un bilancino di precisione (ovviamente non mi fido della precisione del misurino).

In pratica: peso lo zucchero a seconda della capienza della bottiglia, lo metto nella bottiglia aiutandomi con un imbuto, riempio di birra, tappo e passo alla bottiglia successiva.

È un lavoro indegno, ve lo garantisco, ma una volta che si prende la mano si fa velocemente e già se si è in 2 è una catena di montaggio perfetta perchè nel tempo che uno ha riempito una bottiglia l'altro ha già messo lo zucchero in quella successiva.

Personalmente lo preferisco perchè in questo modo evito di mescolare il mosto, evito eventuali stratificazioni, evito di aggiungere altra acqua al mosto fermentato (anche se poca e altamente zuccherina) e ottengo risultati in termini di carbonazione sempre identici tra una bottiglia e l'altra. Però non dico che sia migliore dell'altro metodo, sicuramente è più laborioso e non so se è effettivamente la maggior fatica è ripagata da una maggiore precisione o da un risultato finale è diverso. Io semplicemente mi trovo bene così.. Tongue

Per evitare infezioni ovviamente sanifico tutto ciò che entra a contatto con lo zucchero e lo zucchero stesso lo "pastorizzo" preventivamente mettendolo in un pentolino e riscaldandolo per qualche minuto sul fornello.

in questo modo ossigeneresti però, che sarebbe anche peggio..

e se devi fare la rifermentazione in bottiglia con una punta di cucchiaino di lievito fresco?come fai?scacco matto...scherzo eh!
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#16

(19-03-2012, 11:44 )PRESIDENTE Ha scritto:  e se devi fare la rifermentazione in bottiglia con una punta di cucchiaino di lievito fresco?come fai?scacco matto...scherzo eh!

ahahaha bella domanda!
fin'ora non l'ho mai fatto ma suppongo che in quel caso opterei per l'aggiunta nel fermentatore.
Comunque finchè il primo lievito mi riesce a rifermentare non credo che ne aggiungerò mai di fresco..
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#17

(19-03-2012, 11:44 )PRESIDENTE Ha scritto:  e se devi fare la rifermentazione in bottiglia con una punta di cucchiaino di lievito fresco?come fai?scacco matto...scherzo eh!

ahahaha bella domanda!
fin'ora non l'ho mai fatto ma suppongo che in quel caso opterei per l'aggiunta nel fermentatore.
Comunque finchè il primo lievito mi riesce a rifermentare non credo che ne aggiungerò mai di fresco..
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#18

a distanza di un paio di settimane la situazione non e migliorata

da bottiglia a bottiglia cambia ed e sempre una sopresa ... non sai mai se fa schifo perchè ha quel retrogusto dolciastro fastidioso ... o perchè non è gasata ... o perche sa troppo di lievito ....

non so piu a chi rifilare le bottiglie ... tutti gli amici le stan bocciando ... insomma un risultato catastrofico ... anche se ho voglia di farla di nuovo e continuo a leggere il forum mi chiedo e mi domando " ma chi me lo fa fare ? " che ho 3 simpatiche birrerie artigianali di fianco casa ?


nel frattempo ho dimenticato ... una altro amico che ha fatto una waizen, ha fatto travaso e la ha fatta fermentare una settimana in piu per paura di sbagliare... e ha fatto il priming nel fermentatore ha ottenuto una birra indegna come la mia che era lagher (stesso colore addirittura )

e si che per fare le cose bene non aveva usato lo zucchero ma l'estratto ...

vabbe ho capito che quegli accorgimenti che nessuno ti dice e che non trovi scritto da nessuna parte sono le cose che fanno la differenza probabilmente ...

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#19

Per tirarti su il morale:

c'è un mio famoso post su una imperial stout vattelo a leggere.
Ho imbottigliato quella birra a 1047, l'ho provata sembra l'amaro del capo.
Disastro completo.
L'ho rifatta un mese fa, stesso problema la fermentazione si è bloccata, altro disastro non so cosa fare.
Ma con la mente sto già al prossimo tentativo perchè questo è il bello di questo tipo di hobby: ogni volta impari qualcosa, se ti impegni prima o poi riuscirai a fare birrette perfette.

Lollo

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#20

io ho sempre fatto il priming in un secondo (a volte terzo...dipende da quanto devo filtrare) fermentatore....aggiungendo zucchero o malto oppure anche col metodo krausen...e ogni 5/6 bottiglie do una dolce miscelata alla birra senza ossigenare ovviamente....in questo modo non ha tempo di stratificare lo zucchero anche perchè passano 10/12 minuti max...ed ho sempre avuto una buona costante nella carbonazione....ma, accetto consigli e suggerimenti..!! Birra06

Sbagliare è umano...vendicarsi è divino!
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