30-12-2013, 04:42
nel mondo siamo conosciuti anche e soprattutto per pizza, MAFIA e mandolino....ce li dobbiamo tenere così come sono solo perchè è tradizione italiana???
Sulla benzina concordo:
Ecco l’elenco delle vergognose accise sui carburanti
Il prezzo complessivo è composto da varie voci: dal costo del prodotto raffinato, il trasporto primario, il costo di stoccaggio, le varie spese di ufficio e punto vendita, fino al margine per il gestore. Sembrerebbero molte, ma tutte queste voci - che contemplano spese e guadagni per divesi soggetti - ammontano solo al 30% del costo del carburante.
La vera “vergogna” arriva dalle famose accise che pesano per il 52% sul costo totale.
L’ELENCO
* Guerra in Abissinia del 1935 (1,90 lire)
* La crisi di Suez del 1956 (14 lire)
* Il disastro del Vajont del 1963 (10 lire)
* Alluvione di Firenze del 1966 (10 lire)
* Terremoto del Belice del 1968 (10 lire)
* Terremoto del Friuli del 1976 (99 lire)
* Terremoto in Irpinia del 1980 (75 lire)
* Missione in Libano del 1983 (205 lire)
* Missione in Bosnia del 1996 (22 lire)
* Rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004 (0,020 euro, ossia 39 lire)
* Decreto Legge 34/11 per il finanziamento della manutenzione e la conservazione dei beni culturali, di enti ed istituzioni culturali (0,0073 Euro)
* 0,040 Euro per far fronte all'emergenza immigrati dovuta alla crisi libica del 2011, ai sensi della Legge 225/92
* 0,0089 per far fronte all'alluvione in Liguria ed in Toscana del novembre 2011
* 0,112 Euro sul diesel e 0,082 Euro per la benzina in seguito al Decreto Legge 6 dicembre 2011 n. 201 «Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici» del governo Monti.
MA non finisce qui: perché come spesso accade in Italia – abbiamo una tassa sulla tassa. Su questi 25 centesimi di euro infatti, sommati alla vera e propria imposta di fabbricazione (definita per decreti ministeriali), viene aggiunta pure l’Iva del 22%.
Ma quanto guadagna lo Stato?: i conti sono facili, ogni centesimo di aumento sul carburante comporta un maggiore introito di circa 22 milioni di euro al mese per le casse dello Stato. Secondo i dati dell’Unione petrolifera nel 2007, le entrate fiscali alimentate dai prodotti petroliferi sono state superiori ai 35 miliardi (24,7 derivanti dalle accise e 10,5 dall’Iva).
Sulla benzina concordo:
Ecco l’elenco delle vergognose accise sui carburanti
Il prezzo complessivo è composto da varie voci: dal costo del prodotto raffinato, il trasporto primario, il costo di stoccaggio, le varie spese di ufficio e punto vendita, fino al margine per il gestore. Sembrerebbero molte, ma tutte queste voci - che contemplano spese e guadagni per divesi soggetti - ammontano solo al 30% del costo del carburante.
La vera “vergogna” arriva dalle famose accise che pesano per il 52% sul costo totale.
L’ELENCO
* Guerra in Abissinia del 1935 (1,90 lire)
* La crisi di Suez del 1956 (14 lire)
* Il disastro del Vajont del 1963 (10 lire)
* Alluvione di Firenze del 1966 (10 lire)
* Terremoto del Belice del 1968 (10 lire)
* Terremoto del Friuli del 1976 (99 lire)
* Terremoto in Irpinia del 1980 (75 lire)
* Missione in Libano del 1983 (205 lire)
* Missione in Bosnia del 1996 (22 lire)
* Rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004 (0,020 euro, ossia 39 lire)
* Decreto Legge 34/11 per il finanziamento della manutenzione e la conservazione dei beni culturali, di enti ed istituzioni culturali (0,0073 Euro)
* 0,040 Euro per far fronte all'emergenza immigrati dovuta alla crisi libica del 2011, ai sensi della Legge 225/92
* 0,0089 per far fronte all'alluvione in Liguria ed in Toscana del novembre 2011
* 0,112 Euro sul diesel e 0,082 Euro per la benzina in seguito al Decreto Legge 6 dicembre 2011 n. 201 «Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici» del governo Monti.
MA non finisce qui: perché come spesso accade in Italia – abbiamo una tassa sulla tassa. Su questi 25 centesimi di euro infatti, sommati alla vera e propria imposta di fabbricazione (definita per decreti ministeriali), viene aggiunta pure l’Iva del 22%.
Ma quanto guadagna lo Stato?: i conti sono facili, ogni centesimo di aumento sul carburante comporta un maggiore introito di circa 22 milioni di euro al mese per le casse dello Stato. Secondo i dati dell’Unione petrolifera nel 2007, le entrate fiscali alimentate dai prodotti petroliferi sono state superiori ai 35 miliardi (24,7 derivanti dalle accise e 10,5 dall’Iva).
L'è me vuler isgnâr al gat a rampar, se atzè an sorag le mei ca ta steghi al'öra...