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Attenuiamoci
#1
Tongue 

Eccomi qua con una nuova domanda tratta dal famoso libro " i pivelli del HB" .... (uscito "a ruota" dopo quello di Battisti "motociletta 10 hp" Big Grin )

Cosa si intende per "attenuazione" di un lievito? Che differenza c'è tra un lievito che attenua molto e uno che attenua poco? Ma soprattutto esiste una lista che mette in fila i lieviti anche con questa caratteristica?

Grazie ancora in anticipo

"se fosse possibile cambierei il mio cuore con un secondo fegato, potrei bere il doppio e fregarmene di tutto"
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#2

L'attenuazione è la capacità di un particolare lievito di mangiare i zuccheri e di portare il mosto verso valori di fg più bassi. Più attenua più andrai a fondo con la fermentazione.
Per le percentuali di attenuazione fai riferimento ai siti di produzione (safale wyeast ecc.ecc.)
Una considerazione personale: l'attenuazione è una valore molto sibillino perchè strettamente legato a tente troppe variabili dalle temperature di mash dove si sa noi hb non possiamo essere così precisi, fino all'ossigenazione del mosto.
Per quanto riguarda i metodi EG e sopratutto solo E forse lì puoi veramente sperimentare dove un lievito può veramente arrivare.


Lollo

"Esplorai le religioni e l'alcol: trovai in quest'ultimo maggiori speranze di consolazione duratura"

"Odio la guerra, detesto gli eserciti, amo combattere"

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#3

Ottima spiegazione Lollone Big Grin

Un sorso di birra alle verdi brughiere, e un altro ai mocciosi coperti di fango, un brindisi anche agli gnomi e alle fate e ai folletti che corrono sulle tue strade....
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#4

Grazie Lollo.

L'unica cosa che non capisco è se il problema è legato ai tempi o proprio alla resa.
Es: un lievito meno attenuante vuol dire che ci mette più giorni a far raggiungere al mosto la FG, oppure significa che non la raggiungerà mai?
Perchè nel secondo caso, nei mille calcoli che si fanno bisognerebbe prendere in considerazione anche questo....
Altra cosa, esiste una lista che indica anche quanto un lievito sia attenuante?
(oltre a scartabellare sulle varie homepage, lievito per lievito)

Gracias a todos

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#5

(22-05-2013, 02:39 )pepperepe Ha scritto:  Grazie Lollo.

L'unica cosa che non capisco è se il problema è legato ai tempi o proprio alla resa.
Es: un lievito meno attenuante vuol dire che ci mette più giorni a far raggiungere al mosto la FG, oppure significa che non la raggiungerà mai?
Perchè nel secondo caso, nei mille calcoli che si fanno bisognerebbe prendere in considerazione anche questo....
Altra cosa, esiste una lista che indica anche quanto un lievito sia attenuante?
(oltre a scartabellare sulle varie homepage, lievito per lievito)

Gracias a todos
se un lievito è poco attenuante la densita che ti sei prefissato non la raggiungerà mai.
questo è uno dei pochi casi che è meglio andare per esperienza prima degli altri poi della propria.
grandi attenuatori per mia esperienza sono us 5 e t58,non ho grande esperienza sui liquidi. poi dipende a che temperatura fai il mash e soprattutto dalla ricetta...
occhio la chimica non è una scienza esatta.

Le temps ne respecte pas ce qui se fait sans lui
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#6

è la capacità di un determinato ceppo di lievito di metabolizzare diversi tipi di zuccheri; questo ti fa capire che gran parte dell'attenuazione apparente si decide durante il mash, in quanto è la temperatura di saccarificazione che decide la composizione del mosto.
ossigenazione pre inoculo, numero di cellule di lievito inserite e temperature di fermentazione possono aiutare l'attenuazione, ma non ne fanno parte.

comunque la chimica è per definizione una scienza esatta.


http://www.aitbm.it/rivista.php?cat=16 qui spiega un po' di cose e qui http://www.mondobirra.org/faq7.htm ti fa una lista delle attenuazioni a seconda dei lieviti ( ce ne sono pochi ma meglio di niente).
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#7

Ok Pancio tutto giusto. Penso che il Presindente intedendesse dire che la chimica è si una scienza esatta, ma in condizione di laboratorio azzerando le variabili. A livello hb la chimica si fa intuitiva con tutto quello che ne deriva.
Thanks for the link man!

Lollo

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#8

a volte non lo è neppure in laboratorio....figurarsi quando si lavorano in condizioni più vicine agli alchimisti medievali XD

Un sorso di birra alle verdi brughiere, e un altro ai mocciosi coperti di fango, un brindisi anche agli gnomi e alle fate e ai folletti che corrono sulle tue strade....
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#9

beh si sotto quel punto di vista si, infatti dicevi bene tu, con gli estratti si riesce ad avere un risultato più palese, ma anche semplicemente dividendo in due la cotta e fermentando con un lievito trappista e con un lievito irlandese (tanto per dire).

nel primo link spiegano che è un 6% del mosto che è fermentiscibile a discrezione del lievito, è quindi solo quella (almeno sembra) la differenza d'attenuazione dei vari lieviti. esclusi i brettanomiceti &co.
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#10

bella grazie a tutti, adesso mi sono attenuato abbastanza.

Pancio-tteo (!) grazie per gli ottimi link, magari adesso il nostro Gazza ci ricama un file excel su misura per i lieviti ..... Big Grin

ps: curiosità sulla tua firma. Hai messo le birre in fermentazione-rifermentazione e maturazione... e quelle pronte da bere?? non vorrai che capitiamo da te e non ne hai una da offrire!!! Big Grin

"se fosse possibile cambierei il mio cuore con un secondo fegato, potrei bere il doppio e fregarmene di tutto"
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