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Italian Grape Ale, il primo stile “italiano” previsto dal BJCP
#11

dipende da come è fatta secondo me.
con una percentuale bassa di mosto di vino vengono fuori prodotti interessanti
altresì si rischia di far diventare la birra un succo d'uva.
ovviamente come ogni cosa..da oggi in poi avremo (giustamente) un sacco di esperimenti fino a che qualcuno tira fuori una super birra...e la linea verra tracciata!
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#12

Se guardi l articolo trovi quasi una ventina di birre di questo nuovo stile!

Ogni volta che ad un homebrewer viene un idea stramba, nel mondo un mastro birraio muore!!!


Cascade - Saaz - EK Golding - Hellertau
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#13

l'equlibrista che è 50/50 è una birra, forse il limite è quello.

Comunque il fatto è che il bjcp è una linea guida che dovrebbe aiutarci a districarsi nel mondo degli stili ma ultimamente lo è sempre di meno perchè una edizione dove ci sono le birre delle pampas ( ricordiamoci che l'argentina ha due varietà di luppolo in croce, non mi risulta di malti tipicamente albiceleste e lieviti men che mai), dove ci sono 4 varianti di lager ceche ma la pils ceca non può più chiamarsi pils, dove prima la keller non esisteva ora ci sono due keller diverse, dovesi rischia di far sparire la old ale (immagino troppo simile al bw) ma nasce una brown ale inglese nuova che me pare una mild più scura e tostata a mo di session stout (tipo la mild the gap di Mc77 o la dark age dei gallesi celt experience)...beh la confusione la crea,non la risolve. Perchè se vado a leggere cosa è la brown ipa io faccio fatica a capire cosa cambia dalla american brown ale o la red ipa faccio fatica a distinguerla da una american red ale (almeno la belgian ha un connotato preciso, come la black e tuttosommato la white se delineatalcune posizioni)....se devo vedere cosa distingue una marzen da una oktoberfest bier a parte il periodo di produzione trovo che la lieve differenza di EBC non costituisca un parametro molto netto: immagina a un concorso a dover decidere se quella birra è quello o quell'altro. L'italian grape ale invece ha un punto cardine chiaro: la base comune è che c'è l'uva: sia essa come sapa, come mosto cotto, come mosto crudo per brettare, sia ci sia l'aggiunta di fecce esauste per il sour...è un macrostile molto vago senza parametri definiti (come le birre alla frutta, quelle alla castagna,le wood-aged o le affumicate) ma con un parametro di base ben chiaro che fa l'evidenza. E tra quelle nostrane e i pionieri stranieri ( in belgio lo fa cantillon, in usa molti birrifici con tanto hype lo fanno) a livello di cifre non è più nicchia: io credo che solo da noi ne abbiamo almeno un centinaio di esemplari, alcuni birrifici ne hanno fatto una loro bandiera (montegioco,baladin,loverbeer,stavio,birranova,barley).....non è un fatto di campanilismo o di "magari loro possono non capirlo, come noi non capiamo alcuni stili loro) è che qui c'è qualcosa di concreto e che crea una differenza tangibile, in altri stili nuovi no

Un sorso di birra alle verdi brughiere, e un altro ai mocciosi coperti di fango, un brindisi anche agli gnomi e alle fate e ai folletti che corrono sulle tue strade....
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#14

sinceramente trovo più scandaloso anche io altri stili e riconoscimenti che la grape ale.
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#15

Io non ti posso dire il perché di quelle scelte, semplicemente ti dico che così come ti vengono questi dubbi ad altri sarà venuto il dubbio su queste birre al vino e molti avranno storto il naso a sentirne parlare

Ogni volta che ad un homebrewer viene un idea stramba, nel mondo un mastro birraio muore!!!


Cascade - Saaz - EK Golding - Hellertau
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