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Elettrovalvola x automatizzazione mash
#9

(14-02-2014, 12:43 )BrutalGrinder Ha scritto:  No ragazzi, parliamo di un semplice termostato di livello 0, ovvero acceso/spento su Heat/Cold... niente PID, niente calcoli integrali e derivati.
A parte che ho già l'STC e vabbé, ma francamente non vedo la troppa necessità di prendere un PID: dubito su tutti questi grossi vantaggi di cui in molti parlano. Siamo sicuri che il PID calcola così bene l'inerzia che non mi fa sforare neanche di mezzo grado il mash?
Ovviamente chiamo in causa che ne fa uso... magari mi sbaglio alla grande, ma dubito!
Detto questo, mi ero prefissato di seguire quello che mi ha anche suggerito Bac: alzare al massimo la potenza sul passaggio delle rampe, abbassarla nel mantenimento dello step, così limito al "minimo" che l'inerzia mi sfori di troppo la temperature impostata per il mash.

Beh, non e' che tutti quelli che fabbricano termoregolatori il PID ce lo mettono cosi' per far scena. Poi certo i singoli valori vanno impostati in base al processo. Ho chiesto giusto giorni fa il prezzo per degli strumenti italiani con funzioni risc. + raff. + allarme = 130 Euro netti + la sonda Pt100. Un Golink, strumento buono da Taiwan viene sui 50 USD e parlo di cose comparabili ai Gefran. Due anni fa ho costruito due centrali multizona per termoregolazione di calandre per mat. plastiche, ad acqua e ho usato un micro plc, prima volta che mi sono cimentato nel controllo di temp. (caldo e freddo), con il solo controllo di tipo proporzionale tarando l'ampiezza della banda riesce a stare nel decimo di grado, specie in fase di riscaldo dove posso pilotare le resistenze con una frequenza certo maggiore che non quella adottabile per un fornellone.
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