Valutazione discussione:
  • 0 voto(i) - 0 media
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5

Italia Beer Festival - Roma
#71

Buone nuove!!!

Non so se ve ne siete accorti ma i birrifici partecipanti sono aumentati, e con un paio di ingressi super!!
  1. 1 Amiata
  2. 2 Birradamare
  3. 3 Birrone
  4. 4 BQ
  5. 5 Brewfist
  6. 6 Croce di malto
  7. 7 Degli Archi
  8. 8 Doppio Malto
  9. 9 Freelionsbeer
  10. 10 Geco
  11. 11 Hibu
  12. 12 Lambrate
  13. 13 L’inconsueto
  14. 14 Maiella
  15. 15 Maneba
  16. 16 Math
  17. 17 Opperbacco
  18. 18 Pontino
  19. 19 Retorto
  20. 20 Sannita
  21. 21 Toccalmatto
  22. 22 Turan


Birra02
Cita messaggio
#72

tanta roba Big Grin

Un sorso di birra alle verdi brughiere, e un altro ai mocciosi coperti di fango, un brindisi anche agli gnomi e alle fate e ai folletti che corrono sulle tue strade....
Cita messaggio
#73

Ottimo...
Cita messaggio
#74

Dal momento che da vero bomberone della birra mi sono fatto l'abbonamento da due giorni all'IBF ( anche se conosco una persona che l'ha fatto da 3 giorni ed è una donna....tanto di cappello Big Grin ) ieri ho deciso di fare una serata monotematica incentrata sul birrificio Amiata, mentre stasera proverò un po di cose di vari birrifici. La scelta di dedicarmi solo ad Amiata è stata motivata dal fatto che alla fine era il birrificio che portava i prodotti più particolari di tutto il festival. Ho iniziato con la Polska, unico tentativo italiano di riprodurre lo stile polacco Grodziski : trattasi di birre di solo frumento che viene maltato tramite affumicatura con legno di quercia...birra leggera e dissetante di un colore quasi lattescente per quanto è torbida ( essendo di solo frumento) ha gli aromi tipici di una weizen e l'acidulo delle birre di frumento ma un fondo amaro ( quasi da american wheat) e questa nota affumicata che la rendono molto intrigante. Gran bella birra. Secondo giro con la Yrgalem, anche questo esperimento affascinante: birra aromatizzata con l'omonimo caffè etiope, e fin qui nulla di strano,no? se non fosse che non è una stout o una porter ma una luppolatissima pale ale alla britannica. Bel colore oro tendente all'ambrato, agrumatissima al naso, in bocca amaricante al punto giusto e con questo magnifico retrogusto di caffè sul fondo. Non è una di quelle birre al caffè dove si sente solo caffè....magnifica Big Grin Terzo giro con la Marsilia e qui ammetto che sono rimasto un po deluso: è una Gose ( birre di frumento tipiche di Lipsia aromatizzate con sale e coriandolo e con l'aggiunta di ceppi lattici in fermentazione) e non avevo mai provato lo stile in questione ma è troppo troppo. Colore torbidino pure questa ( ma meno della polska) al naso molto speziata, in bocca salata, una cifra salata. Al primo assaggio è anche intrigante ma si fa fatica a finirla. Ora non avendo termini di paragone con altre birre devo dire che non saprei se valutarla negativamente per un discorso di singola riuscita o perchè è proprio lo stile che non fa per me. Gli do la sufficenza per la simpatia dei fratelli Cerullo con i quali si discute amabilmente di birra e per il coraggio nel provare questi stili particolari ( il Turco incrociato ieri sera tra gli stand dice che sono fuori, in senso buono ovviamente ). Quarto giro con una collaboration beer fatta con Mike Murphy, uno dei più grandi Gipsy brewers del mondo che ha aiutato a spiegare le ali a un sacco di birrai nostrani ( americano trapiantato a Roma) e in danimarca ( complice del successo di mikkeller e beer here), nello specifico trattasi di una rye IPA ( dal simpatico nome ry'eccomi) dal colore ambrato molto molto torbido ( ma va? benedetta segale Big Grin ), naso agrumato interessante in bocca però non altrettanto convincente: non molto decisa di corpo, anche un pelo watery, però la luppolatura è perfetta ed ordinatissima. Birra di facile beva un po scolastica, onestamente dalla collaborazione con una tale leggenda mi aspettavo qualcosina di più. Penultimo assaggio e si va con la seconda novità portata da Amiata ( la prima era la birra al caffè), e anche in questo caso si tratta di una novità per l'italia: una wheat wine, ossia una birra di frumento di base american wheat ( quindi più amara) ma di gradazione alcolica maggiore e come la barley con sentori quasi liquorosi. E difatti tutto confermato: color oro torbido, al naso una evidente nota vinosa molto molto particolare su una birra di frumento in bocca l'acidulo del frumento si bilancia al meglio che può con l'amaro da luppolatura all'americana con un fondo di liquoroso e con i 7 gradi che si fanno sentire fino all'ultimo grado. Non è una birra beverina onestamente ma è una birra interessante senza dubbio. Finale col botto con una birra che ho rincorso a lungo e finalmente ho assaggiato: la barley wine della casa, la mitica Cinabro. Colore granata scuro con riflessi rubino ( lo stesso della mia barley ) al naso note liquorose, di frutta sciroppata e sotto spirito ( sopratutto frutta rossa). In bocca dopo l'inizio fruttato arriva una botta di amaro di luppolo e note legnose ( invecchiata in botte? mi sono scordato di chiederlo, oggi provvederò)...praticamente grosso modo quello che vorrei tirare fuori dalla mia birra....speriamo bene!!!!Manca un po di liquoroso dolciastro in bocca tipico della birra, ma quello potrebbe essere anche dovuto al fatto che la birra era ancora giovane....in ogni caso STREPITOSA Big Grin

p.s. stamattina faccio rutti che sanno di sale Tongue

Un sorso di birra alle verdi brughiere, e un altro ai mocciosi coperti di fango, un brindisi anche agli gnomi e alle fate e ai folletti che corrono sulle tue strade....
Cita messaggio
#75

Ma dove hai trovato la forza de buttà giù tutta sta relazione!!!!!!!

comunque ce ne sono diversi che hanno fatto la 3 giorni Big GrinBig GrinBig Grin

Magari più tardi lascio qualche considerazione anche io!!

ciaoBirra03
Cita messaggio
#76

Ehehehehehe l'ho fatta ieri mattina prima di pranzo, infatti ora il report del secondo giorno Big Grin Comunque è stato un piacere conoscerti finalmente....è figo dare un volto a persone con cui normalmente parli su internet ma non sai che faccia hanno. Ma ora procediamo con il report:
Degustazioni personali
- Buona la prima ( birradamare): golden ale senza ne arte ne parte, le da un qualcosina in più il Randall pieno di E.K. Goldings ma scommetto che senza di quello sarebbe stata anonima pure di naso. Sufficenza risicata
- Jale ( brewfist). Spillata a pompa Bitter di un bel colore rosso intenso ma al naso arriva una nota ferrosa di sangue persistente per parecchi minuti che copre qualsiasi aroma, quando svanisce emergono sentori di malto ed erbacei, in bocca pulita e ben fatta ma non entusiasmante. Suppongo che il problema sia dovuto agli impianti a pompa perchè ho ritrovato ( seppur meno evidente) lo stesso problema nella x-ray. Così così.
-emigrante (maiella). personalmente la migliore birra dell'ibf. American pale ale molto particolare di colore dorato classico ma al naso al contrario anzichè la classica botta di luppolo e basta arrivano anche bellissimi sentori di miele e castagne ( anche se non ci sono). In bocca finemente equilibrata tra il dolce dei malti e l'amaro dei luppoli. Il tutto in appena 4.5 %. Superlativa, l'utilizzo sapiente di ingredienti da ogni parte del globo è stata una scelta azzeccatissima.
-neverending (freelions). Suggerita come extra stout, in verità è una porter abbastanza scolastica con tutti gli aromi del caso ma un pelo poco di carattere. Ben fatta ma non emozionante
- tabula rasa ( toccalmatto). Suggerita dal buon Rome è stata la mia birra da pasto accompagnata da un leggerissimo paninozzo salciccia e peperoni. Saison con i controfiocchi nella migliore tradizione dello stile
- dry hard ( turan). Ultima nata in casa Turan è una belgian ipa con dry hopping di citra. Bel colore dorato acceso, profumo di agrumi al naso ( ovviamente) in bocca amaro dei luppoli e dolce dei malti ben bilanciati. Nonostante abbia quasi 8 % l'alcohol non si sente per nulla. Gran bella birra
-olim palus ipa ( birrificio pontino). Non avevo intenzione di riassaggiarla ma il buon Egidio me ne ha offerto ben due giri....che fai rifiuti? Big Grin Meno convincente degli esordi di questo birrificio quando era il prodotto di punta ( ora personalmente è la runner ale)...non c'è più quella bella valanga di pompelmo al naso e anche l'amaro è meno convincente. Rimane ancora discreta ma purtroppo non è più la stessa birra.
- x-ray ( brewfist). ho colto l'occasione per riassaggiare questa birra che in passato mi aveva convinto poco e per vedere se il problema degli impianti a pompa fosse confermato. Come già detto il problema c'era anche qui seppur in maniera meno evidente, e nonostante questo handicap l'ho trovata molto migliorata....non c'è più quell'amaro eccessivo e fuori luogo per una porter e hanno il sopravvento come è giusto che sia gli aromi torrefatti. Non è la mia preferita dello stile ma è una birra molto piacevole.
- imperial ghisa ( lambrate). Conoscevo ed amo la sua sorellina minore, la classica Ghisa. E' stato un piacere trovare finalmente alla spina la sorellona. Colore ebano scuro impenatrabile, schiuma nocciola. Aromi torrefatti a non finire al naso, con un fondo di affumicato. In bocca si riconferma torrefatta a non finire ( caffè cioccolato liquirizia) e più amara onestamente della sorella con l'affumicato che rimane un po schiacciato. Per essere una smoked baltic porter la parte affumicata è un po deboluccia ma è comunque una signora birra. Però personalmente preferisco la sorellina Ghisa.
- bucefalo ( maiella). Ho decido di chiudere con questa meraviglia che già conoscevo spillata a pompa. Imperial stout da manuale, nera come il petrolio, molto torrefatta al naso, idem in bocca anche se allo stesso tempo vellutata. Alcohool che giustamente si fa sentire parecchio. Meraviglia come al solito Big Grin

Assaggini dagli altri

- black lullaby ( retorto). Strong dark ale alla belga, colore ebano scuro, molto caffè e cioccolato al naso con evidenti sentori di alcohol, in bocca dolce e pastosa ma non stucchevole, caffè,cioccolato e vaniglia. Elegante, vellutata ed alcolica. Birrone sontuoso.
- gotha ( hibu). Triple classica da manuale, secca il giusto, amara il giusto. Ben fatta ma non eclatante.
- mood ( hibu). Stesso discorso della gotha. Imperial porter scolastica con il freno a mano tirato.ù
- sosweeet ( birrificio geco). Un sorpresone questa birra. Difficile catalogarla, forse quello a cui si avvicina maggiormente è una strong golden ale ma è molto più dolce della media di quelle birre. Bel colore oro carico, naso mieloso e caramellato. In bocca come suggerisce il nome molto molto dolce, miele in primis ma allo stesso tempo non sturba. Mi piace tantissimo
- bittertrapp (sannita). Non si può servire una porcheria simile all'ibf. Bella solo di colore, al naso e in bocca solo un mappozzo di alcohol puro, completamente senza corpo e perchè. La peggiore strong dark ale che abbia mai bevuto
- purple ale ( birrificio pontino). L'ennesima prova della simpatia di questi birrai è il fatto che nonostante il fusto fosse chiuso ci hanno spillato un assaggino dai due litri di riserva che si erano tenuti per loro. Color arancio torbido, al naso fruttato tropicale ed agrumi, molto invitante. In bocca beverina e amarognola ma un pelo meno convincente delle premesse olfattive. E' una birra nuova ed ha tempo per diventare un birrone, le premesse sono comunque abbastanza buone
- overdose (opperbacco). Prodotta a 6 mani tra Opperbacco, Dada e Foglie d'erba è una double ipa di 409 IBU....una overdose di luppolo come suggerisce il nome. Bel colore ambrato, al naso c'è qualsiasi aroma che vi può venire in mente da un luppolo....citatene uno e lo trovate. In bocca stranamente nonostante tutto questo luppolo non è eccessivamente amara grazie all'uso sapiente dei malti e nonostante i 9 gradi per niente violenta dal punto di vista alcolico. Se non fosse stato per la Emigrante, avrebbe vinto il premio come migliore birra Big Grin

p.s. ieri sera sono tornato a casa abbastanza allegrotto Big Grin

Un sorso di birra alle verdi brughiere, e un altro ai mocciosi coperti di fango, un brindisi anche agli gnomi e alle fate e ai folletti che corrono sulle tue strade....
Cita messaggio
#77

Ciao a tutti,
Sono partito venerdì mattina presto dalla mia Milano per non mancare (anche per farmi un bel week-end in quel di Roma visto che la donna non beve) e devo dire che, oltre alle birre dei ben più noti birrifici (toccalmatto, BQ, brewfist......) ho trovato birre interessanti. Mi è piaciuta molto una Imperial IPA del birrifio Pontino ma sbadatamente (avendo un solo giorno forse ho esagerato con le degustazioni ed a un certo punto ho iniziato a non prendere più nota di nulla) non mi sono scritto il nome. Qualcuno di voi può aiutarmi a ricordarlo? Inoltre sapere dove posso trovare le birre del birrifio Pontino e di Turan (la Dry Hard mi ha colpito anche se onestamente dovrei assaggiarla nuovamente per dare un giudizio onesto) a Milano?
Grazie e Ciao, Zimo

PS: Non essendo di Roma è stato parecchio difficile trovare la location
Cita messaggio
#78

hai assaggiato la purple ale allora....birra ancora non ottimale ma con ampi margini di miglioramento ed ottime prospettive. Loro sono molto bravi e sono sicuro che la birra diventerà molto molto buona con il tempo....ne è la prova l'impatto subito potente di una birra come la alaaf kolsch e il grande salto di qualità della runner ale ( peccato invece per la flessione della olim palus)....comunque non saprei dirti dove puoi trovare birrificio pontino a milano....io essendo di vicino latina la posso trovare in almeno 4 locali di latina e anche in alcuni locali romani ( tipo il 4:20) ma onestamente non saprei dirti al di fuori dei posti che frequento. Idem Turan, l'ho sempre viste o a Roma o in zona castelli romani tuttalpiù.

Un sorso di birra alle verdi brughiere, e un altro ai mocciosi coperti di fango, un brindisi anche agli gnomi e alle fate e ai folletti che corrono sulle tue strade....
Cita messaggio


Discussioni simili
Discussione / Autore Risposte Letto Ultimo messaggio

Vai al forum:


Utenti che stanno guardando questa discussione: 2 Ospite(i)