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Resoconto di una cotta nel lontano e selvaggio sud-ovest - Versione stampabile

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Resoconto di una cotta nel lontano e selvaggio sud-ovest - birramato - 08-07-2013

Durante una normale e tranquilla giornata di lavoro nella cantina in cui lavoravo fino a qualche giorno fa e durante un'usuale chiacchierata con la enologa responsabile della cantina che da qui in avanti chiamerò Jefa (nome spagnolo da riferirsi a persona che dirige qualcosa o qualcuno, simile a Boss) esce fuori la mia passione per le bevande di media e bassa alcolicità e in particolare per la produzione della birra.
Venuta a conoscenza di questa mia passione la Jefa con entusiamo lampante mi propone di effettuare una birrificazione in cantina perchè propensa alla conoscenza della "trasformazione birrificea".
Mi chiede se avessimo tutti gli strumenti necessari, dico di si per non placare il suo entusiasmo ma sono consapevole che dovrò inventarmi qualcosa per meritarmi gli allori finali.
Insieme, io e la Jefa, decidiamo la tipologia e lo stile. Io ero più propenso a una stout ma la Jefa si sa ha sempre ragione per cui optiamo per una APA.
Mettiamo allora in piedi, così su due piedi, una ricetta facile facile che prevede l'uso di:
15kg di malta pilsner
3 kg di malta caramello americana
1 kg di zucchero di canna
300 g di luppolo Cascade (boil 60')
100 g di luppolo fuggle (boil 15')
al fine di ottenere 100 L di gustosa APA del color dorato, con una gradazione alcolica 5% vol e Ibu 40-45.
L'attrezzatura di cui ci siamo serviti rientra nella produzione di vino, derivati del pomodoro e utensili di laboratorio per il controllo qualitativo di vini e mosti d'uva.

In particolare per la frammentazione del malto caramello (per fortuna non del malto pilsner, in quanto io previdente richiesi già macinato) mi avvalsi di un frullatore usato in lab per l'ottenimento di campioni di uva (con una resa di 3kg di malto in un ora...un incubo)
Per il mash è stato usato un tino in acciaio atto al rimontaggio del vino mentre per il boil sono stati usati una pentola in acciaio e un bruciatore a gas a uso salsa di pomodoro gentilmente concessi da un operaio della cantina.
I fermentatori, 5 da 30 litri, sono stati riciclati da vecchi bidoni inusati che in passato avevano contenuto una miscela di gomma arabica, acido citrico e metabisolfito di potassio, per cui bidoni di plastica alimentare sporchi ma che sono stati sanitizzati prima di essere usati per la fermentazione.
Il raffeddamento del mosto è stata la parte più ad alta produzione di bestemmie italo-ispaniche.
Non potendo usare l'impianto di refrigerazione della cantina perchè a sistema chiuso, ho deciso di raffredare un pò, tramite l'uso di un tubo di gomma sgorgante di acqua fredda proveniente dalla montagna vicina, la pentola usata per il boil con il mio mosto caliente e di mettere i bidoni pieni di mosto più fresco ma non alla temperatura di fermentazione nella cella frigorifera della cantina dove è di uso mettere al fresco l'uva prima di processarla.
(Questo processo, porca paletta, mi ha posticipato di un giorno l'inoculo del lievito).
Per attrezzatura varia ed eventuale si è usata attrezzatura più o meno efficace della cantina, tipo bastoni in acciaio per batonnage di barrique usati per mescolare i grani poi inseriti in due sacchi di tela vegetale (ex uso enologico sacco contenitore di chips) al fine di effettuare lo sparge.
Tubi in gomma alimentare di varia forma e misura e chissà quante cose dimentico di citare che ho provato ad usare ma che alla fine non mi hanno fornito il risultato atteso e sperato.
I risultati alla fine sono stati accettabili secondo le aspettative che mi ero preposto, tenendo in considerazione i numerosi oltraggi a tutti i principi chimici e fisici a cui abbiamo sottoposto la nostra compagna inconsapevole di avventure durante tutti le fasi di produzione.
In termini pratici la birra si presentava abbastanza buona con un lieve tocco di ossidato che in Francia chiamerebbero terroir! ;-)


RE: Resoconto di una cotta nel lontano e selvaggio sud-ovest - lorevia - 09-07-2013

(08-07-2013, 11:48 )birramato Ha scritto:  Durante una normale e tranquilla giornata di lavoro nella cantina in cui lavoravo fino a qualche giorno fa e durante un'usuale chiacchierata con la enologa responsabile della cantina che da qui in avanti chiamerò Jefa (nome spagnolo da riferirsi a persona che dirige qualcosa o qualcuno, simile a Boss) esce fuori la mia passione per le bevande di media e bassa alcolicità e in particolare per la produzione della birra.
Venuta a conoscenza di questa mia passione la Jefa con entusiamo lampante mi propone di effettuare una birrificazione in cantina perchè propensa alla conoscenza della "trasformazione birrificea".
Mi chiede se avessimo tutti gli strumenti necessari, dico di si per non placare il suo entusiasmo ma sono consapevole che dovrò inventarmi qualcosa per meritarmi gli allori finali.
Insieme, io e la Jefa, decidiamo la tipologia e lo stile. Io ero più propenso a una stout ma la Jefa si sa ha sempre ragione per cui optiamo per una APA.
Mettiamo allora in piedi, così su due piedi, una ricetta facile facile che prevede l'uso di:
15kg di malta pilsner
3 kg di malta caramello americana
1 kg di zucchero di canna
300 g di luppolo Cascade (boil 60')
100 g di luppolo fuggle (boil 15')
al fine di ottenere 100 L di gustosa APA del color dorato, con una gradazione alcolica 5% vol e Ibu 40-45.
L'attrezzatura di cui ci siamo serviti rientra nella produzione di vino, derivati del pomodoro e utensili di laboratorio per il controllo qualitativo di vini e mosti d'uva.

In particolare per la frammentazione del malto caramello (per fortuna non del malto pilsner, in quanto io previdente richiesi già macinato) mi avvalsi di un frullatore usato in lab per l'ottenimento di campioni di uva (con una resa di 3kg di malto in un ora...un incubo)
Per il mash è stato usato un tino in acciaio atto al rimontaggio del vino mentre per il boil sono stati usati una pentola in acciaio e un bruciatore a gas a uso salsa di pomodoro gentilmente concessi da un operaio della cantina.
I fermentatori, 5 da 30 litri, sono stati riciclati da vecchi bidoni inusati che in passato avevano contenuto una miscela di gomma arabica, acido citrico e metabisolfito di potassio, per cui bidoni di plastica alimentare sporchi ma che sono stati sanitizzati prima di essere usati per la fermentazione.
Il raffeddamento del mosto è stata la parte più ad alta produzione di bestemmie italo-ispaniche.
Non potendo usare l'impianto di refrigerazione della cantina perchè a sistema chiuso, ho deciso di raffredare un pò, tramite l'uso di un tubo di gomma sgorgante di acqua fredda proveniente dalla montagna vicina, la pentola usata per il boil con il mio mosto caliente e di mettere i bidoni pieni di mosto più fresco ma non alla temperatura di fermentazione nella cella frigorifera della cantina dove è di uso mettere al fresco l'uva prima di processarla.
(Questo processo, porca paletta, mi ha posticipato di un giorno l'inoculo del lievito).
Per attrezzatura varia ed eventuale si è usata attrezzatura più o meno efficace della cantina, tipo bastoni in acciaio per batonnage di barrique usati per mescolare i grani poi inseriti in due sacchi di tela vegetale (ex uso enologico sacco contenitore di chips) al fine di effettuare lo sparge.
Tubi in gomma alimentare di varia forma e misura e chissà quante cose dimentico di citare che ho provato ad usare ma che alla fine non mi hanno fornito il risultato atteso e sperato.
I risultati alla fine sono stati accettabili secondo le aspettative che mi ero preposto, tenendo in considerazione i numerosi oltraggi a tutti i principi chimici e fisici a cui abbiamo sottoposto la nostra compagna inconsapevole di avventure durante tutti le fasi di produzione.
In termini pratici la birra si presentava abbastanza buona con un lieve tocco di ossidato che in Francia chiamerebbero terroir! ;-)

ah,ah,ah, bella avventura e divertente il parallelo con il terroir

ciao

lorenz


RE: Resoconto di una cotta nel lontano e selvaggio sud-ovest - Lollo - 10-07-2013

Fico, mi piacciono i resoconti birrai.

Lollo


RE: Resoconto di una cotta nel lontano e selvaggio sud-ovest - Miciospecial - 16-07-2013

Meravigliosa avventura!
Ho letto Sud Ovest? Quindi vicino alla mia tana presumo....


RE: Resoconto di una cotta nel lontano e selvaggio sud-ovest - birramato - 16-07-2013

(16-07-2013, 08:07 )Miciospecial Ha scritto:  Meravigliosa avventura!
Ho letto Sud Ovest? Quindi vicino alla mia tana presumo....

grazie, mi riferisco al sud ovest sud americano! Argentina il paese dove vivo da qualche mese!


RE: Resoconto di una cotta nel lontano e selvaggio sud-ovest - Miciospecial - 16-07-2013

Arci Gasp! Io pensavo al Sud Ovest dell'Italia Big Grin . comunque, con l'occasione del forum ti sentirai più vicino a casa. Un abbraccio e tante fusa dal felino!