RE: ecco quello che il settore birrario italiano non vorrebbe mai sentire... -
alexander_douglas - 26-09-2014
eh ma le mode vanno e vengono e tra un po tutte ste ipa/apa se le tireranno in faccia tranne quelle fatte davvero bene, ovviamente
RE: ecco quello che il settore birrario italiano non vorrebbe mai sentire... -
Paul - 26-09-2014
Non sono d'accordo che un birraio è un imprenditore, fin che si ragiona così si rischia che la birra in Italia se ne vsda così come è arrivata.
Un mastro è più simile ad uno chef o a un pasticcere.
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enrico - 26-09-2014
(26-09-2014, 05:09 )Paul Ha scritto: Non sono d'accordo che un birraio è un imprenditore, fin che si ragiona così si rischia che la birra in Italia se ne vsda così come è arrivata.
Un mastro è più simile ad uno chef o a un pasticcere.
Se manca la mentalità imprenditoriale, lo chef e il pasticcere dopo pochi mesi non sono più in grado esercitare la propria maestria.
Le due cose (imprenditorialità e arte/professionalità) non sono necessariamente in conflitto.
Il bravo birraio è proprio quello che riesce a coniugare al meglio i due aspetti dell'attività, come ogni artigiano.
Vero è anche che in certe condizioni con una buona imprenditorialità si riesce a tirare avanti, mentre essere un ottimo artigiano senza essere imprenditore ti porta inesorabilmente verso la chiusura.
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alexander_douglas - 26-09-2014
almeno che un buon imprenditore non assuma un ottimo birraio ( vedi Extraomnes)
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enrico - 26-09-2014
Beh, diciamo che nel concetto di artigiano, anche dal punto di vista legale, dovrebbe esserci coincidenza tra l'imprenditore e chi si occupa materialmente della produzione, anche se lo fa solo a livello di supervisione e poi il lavoro "fisico" lo fa qualcun'altro. Per superivisionare bisogna essere ancora più bravi che ad operare, in molti casi
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alexander_douglas - 26-09-2014
Ma infatti chissà quanti ottimi prodotti magari ci perdiamo perchè comunque senza una visione di impresa adeguata rimangono nelle nicchie locali e magari potrebbero fare il mazzo anche ai produttori grossi. Comunque nella maggior parte dei casi quelli che poi hanno abbracciato il lato più imprenditoriale della cosa materialmente la birra non la fanno più
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enrico - 26-09-2014
Già, la qual cosa dal mio punto di vista è singolare. Da appassionato sogno il giorno in cui potrò fare del mio hobby un lavoro che mi porti reddito, d'altro canto però temo il giorno successivo in cui dovrò lasciare la parte hobbystica del lavoro (l'ideazione e la produzione della birra) per occuparmi della parte amministrativa, tornando di fatto a fare il lavoro che faccio ora
Mi immagino ricoperto dalle scartoffie mentre vedo fuori dall'ufficio passare l'addetto alla produzione, e il mio commento alla Homer J. Simpsono:"D'oh!!!"
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alexander_douglas - 26-09-2014
Beh ripeto, ci sono casi in cui il birraio pure quando il birrificio è noto e venduto pure all'estero che il birraio ci sta ancora molto dietro alle produzioni
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FabioI - 26-09-2014
tornando al paragone dello chef, c'è quello famoso che ormai gira solo per programmi televisivi ed i ristoranti li mandano avanti bravi sub-chef e quello famoso che alle 6 della mattina è davanti ai fornelli a provare le ricette che a pensato la notte e poi va pure a farsi la spesa per trovare le materie migliori
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Paul - 26-09-2014
(26-09-2014, 02:49 )FabioI Ha scritto: tornando al paragone dello chef, c'è quello famoso che ormai gira solo per programmi televisivi ed i ristoranti li mandano avanti bravi sub-chef e quello famoso che alle 6 della mattina è davanti ai fornelli a provare le ricette che a pensato la notte e poi va pure a farsi la spesa per trovare le materie migliori
Si, certo, però lo fa dopo 10 anni di gavetta e 10 ai fornelli